Emergenza sfratti
Per le famiglie dove spesso l’unica entrate è un reddito da lavoro dipendente o una pensione, l’affitto incide con percentuali insostenibili: tra il 40 e il 50% a Genova e Torino, tra il 50 e il 70% a Bologna e Firenze, oltre il 70% a Milano e Roma.
In generale le spese totali per l’abitazione gravano sul reddito mediamente tra il 50 e il 70%, spiega la ricerca, con i casi eclatanti di Milano e Roma, dove l’incidenza oscilla tra l’82 e il 92%.
A fronte di un reddito medio da lavoro dipendente sostanzialmente invariato, gli affitti sono aumentati del 16% nel corso del 2008.
L’acuirsi della crisi economica sta colpendo le famiglie di lavoratori dipendenti e pensionati anche sul fronte abitativo; sul campione preso in esame il 24% delle famiglie sfrattate per morosità ha subito la perdita del posto di lavoro del primo percettore del reddito; il 22% è precario mentre per un altro 21% il percettore è in cassa integrazione.
La maggior parte delle persone in affitto sono famiglie di fasce di reddito basso; l’affitto è una scelta soprattutto per coloro che non possono permettersi un mutuo perché lavoratori che non riescono a fornire sufficienti garanzie alla banca; è evidente che l’aumento degli affitti degli ultimi anni sta mettendo a dura prova soprattutto le fasce più povere della popolazione: il diritto ad una abitazione deve essere assicurato e tutelato a tutti.
Il Presidente
Carlo Garofolini
http://www.associazionedifesaconsumatori.it/