Il Polesine ringrazia i bonificatori
25/03/2009
Giornata ricca di significati, la 46° edizione della Festa di San Benedetto, patrono dei bonificatori, svoltasi a Rovigo per iniziativa dei locali Consorzi di bonifica (“Polesine Adige-Canalbianco”, “Padana Polesana”, “Delta Po Adige”): innanzitutto, il trentennale di costituzione dei Consigli d’Amministrazione consortili nati dalla precedente legge regionale di riforma del settore; quindi, l’avvio della discussione, in Consiglio Regionale, sul futuro della Bonifica veneta; infine, la recente celebrazione della Giornata Mondiale dell’Acqua e la conclusione del Forum Internazionale sulle Risorse Idriche, svoltosi ad Istanbul.
Ad aprire un’intensa mattinata, nell’ampio spazio della sala Bisaglia al CEN.SE.R., è stata la partecipata Messa officiata dal Vescovo della diocesi di Adria-Rovigo, S.E. Mons. Lucio Soravito De Franceschi che nell’omelia ha, tra l’altro, declinato il benedettino “ora et labora” nei più moderni concetti di “operosità e contemplazione”, indispensabili per affrontare una questione vitale, come la gestione delle risorse idriche.
Dopo i saluti del Vicesindaco di Rovigo, Graziano Azzalin, e del Presidente dell’Amministrazione Provinciale rodigina, Federico Saccardin, sono intervenuti i Presidenti (Marino Bianchi, Paolo Balbo, Fabrizio Ferro) dei tre enti consortili organizzatori, evidenziando l’importanza del quotidiano lavoro delle tante persone, che affollavano la sala.
E’ quindi toccato a Giulio Veronese illustrare il volume, di cui è curatore: “Nella terra dei fiumi – Bonifica Agricoltura Ambiente”; profondo conoscitore del Polesine, Veronese ha evidenziato i valori della Bonifica, intrinseci ad un territorio che da essa dipende ed il cui futuro è tuttora minacciato da scelte ambientalmente incompatibili quali, ad esempio, le trivellazioni in Alto Adriatico.
Il successivo dibattito sul tema “Continua l’impegno perché la Bonifica non è finita” ha ulteriormente confermato l’importanza della Bonifica polesana, testimoniata dalla qualificazione degli interventi: i Presidenti delle Organizzazioni Professionali Agricole rodigine (Valentino Bosco per la Coldiretti, Stefano Casalini per la Confagricoltura, Paolo Franceschetti per la C.I.A.); gli Assessori Regionali, Isi Coppola e Renzo Marangon; il Consigliere Regionale, Carlo Alberto Azzi; il Presidente dell’Unione Veneta Bonifiche, Antonio Tomezzoli; il Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, avvocato Anna Maria Martuccelli. Quest’ultima, in particolare, ha sottolineato il ruolo fondamentale della Bonifica per qualsiasi ipotesi di sviluppo territoriale e ricordando l’evoluzione operativa dei Consorzi, in costante sintonia con le esigenze del Paese, ha sottolineato come la gestione idrica non sia solo una responsabilità quantitativa, ma anche qualitativa della risorsa destinata ad irrorare le campagne. Affrontando questioni legate al dibattito in corso sulla riforma della Bonifica veneta, ha dapprima rimarcato la persistente confusione tra contributo all’attività di bonifica e tassa per il servizio idrico integrato, quindi ha sottolineato come la maggiore efficienza, perseguita anche dai Consorzi di bonifica, si possa ottenere solo dalla integrazione di servizi esistenti e non certo dalla loro ventilata esternalizzazione.
La cerimonia si è conclusa con la gioiosa consegna degli attestati ai consiglieri di amministrazione dei più recenti trent’anni di vita consortile; infine, il tradizionale momento conviviale ha sancito il carattere festoso della celebrazione.
Ufficio Comunicazione
Asterisco Informazioni
Ad aprire un’intensa mattinata, nell’ampio spazio della sala Bisaglia al CEN.SE.R., è stata la partecipata Messa officiata dal Vescovo della diocesi di Adria-Rovigo, S.E. Mons. Lucio Soravito De Franceschi che nell’omelia ha, tra l’altro, declinato il benedettino “ora et labora” nei più moderni concetti di “operosità e contemplazione”, indispensabili per affrontare una questione vitale, come la gestione delle risorse idriche.
Dopo i saluti del Vicesindaco di Rovigo, Graziano Azzalin, e del Presidente dell’Amministrazione Provinciale rodigina, Federico Saccardin, sono intervenuti i Presidenti (Marino Bianchi, Paolo Balbo, Fabrizio Ferro) dei tre enti consortili organizzatori, evidenziando l’importanza del quotidiano lavoro delle tante persone, che affollavano la sala.
E’ quindi toccato a Giulio Veronese illustrare il volume, di cui è curatore: “Nella terra dei fiumi – Bonifica Agricoltura Ambiente”; profondo conoscitore del Polesine, Veronese ha evidenziato i valori della Bonifica, intrinseci ad un territorio che da essa dipende ed il cui futuro è tuttora minacciato da scelte ambientalmente incompatibili quali, ad esempio, le trivellazioni in Alto Adriatico.
Il successivo dibattito sul tema “Continua l’impegno perché la Bonifica non è finita” ha ulteriormente confermato l’importanza della Bonifica polesana, testimoniata dalla qualificazione degli interventi: i Presidenti delle Organizzazioni Professionali Agricole rodigine (Valentino Bosco per la Coldiretti, Stefano Casalini per la Confagricoltura, Paolo Franceschetti per la C.I.A.); gli Assessori Regionali, Isi Coppola e Renzo Marangon; il Consigliere Regionale, Carlo Alberto Azzi; il Presidente dell’Unione Veneta Bonifiche, Antonio Tomezzoli; il Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, avvocato Anna Maria Martuccelli. Quest’ultima, in particolare, ha sottolineato il ruolo fondamentale della Bonifica per qualsiasi ipotesi di sviluppo territoriale e ricordando l’evoluzione operativa dei Consorzi, in costante sintonia con le esigenze del Paese, ha sottolineato come la gestione idrica non sia solo una responsabilità quantitativa, ma anche qualitativa della risorsa destinata ad irrorare le campagne. Affrontando questioni legate al dibattito in corso sulla riforma della Bonifica veneta, ha dapprima rimarcato la persistente confusione tra contributo all’attività di bonifica e tassa per il servizio idrico integrato, quindi ha sottolineato come la maggiore efficienza, perseguita anche dai Consorzi di bonifica, si possa ottenere solo dalla integrazione di servizi esistenti e non certo dalla loro ventilata esternalizzazione.
La cerimonia si è conclusa con la gioiosa consegna degli attestati ai consiglieri di amministrazione dei più recenti trent’anni di vita consortile; infine, il tradizionale momento conviviale ha sancito il carattere festoso della celebrazione.
Ufficio Comunicazione
Asterisco Informazioni
