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Le stragi del sabato sera: occorre ancora inasprire le pene

02/04/2009
Il bilancio degli incidenti stradali è ancora una volta terribile. Nel Veneto dal 1 gennaio 2009: sono morte 75 persone. E nell’ultimo fine settimana nella nostra regione ben 12sono state le vittime degli incidenti stradali. Quasi tutti erano giovanissimi e questo la dice lunga sui comportamenti, spesso avventati, dei guidatori sotto i trent’anni. Tra l‘altro gran parte degli incidenti mortali sono avvenuti dal venerdì alla domenica tra le 22.00 e le 5.00. La corsa al divertimento e la “rilassatezza” del fine settimana oltre all‘abuso di alcol e alla assunzione di droghe sono spesso alle origini degli incidenti più gravi. Ma anche la velocità, il mancato rispetto del codice della strada, la disattenzione e la spavalderia, tutti atteggiamenti propri della giovane età, determinano una condizione psico-fisica non adatta alla guida. Ecco perché si continua morire sulla strada nonostante il D.L dello scorso anno abbia inasprito le pene. Molti in questi giorni hanno chiesto nuove modifiche al Codice della strada, ma la Corte costituzionale ha respinto la richiesta dei legislatori di considerare l’autore di un incidente mortale drogato o ubriaco colpevole di omicidio volontario. La Magistratura fa resistenza alla richiesta da parte dell’opinione pubblica e della politica di una maggiore severità, anche se qualche giudice nelle scorse settimane ha deciso di applicare l’arresto agli autori, trovati dalle forze dell’ordine con tasso alcolico superiore al consentito o drogati, di incidenti stradali con esiti mortali. Insomma, dispiace constatarlo, ma anche la nuova legge risente del buonismo imperante nel nostro Paese. Invece alcuni magistrati veneti hanno detto che il Decreto Legge attualmente in vigore è un palliativo e non è uno strumento valido per frenare lo stillicidio di morti del sabato sera. Altri dicono che il ritiro della patente è insufficiente a punire chi guida ubriaco o sotto l’effetto della droga, e che sarebbe necessario il ritiro definitivo del permesso di guida e una “scatola nera” per le auto. Un altro aspetto discusso è quello della segnalazione dei telelaser, che molti vorrebbero 400 metri prima della loro ubicazione, ma le forze dell’ordine, sopratutto le Polizie locali, non vedono di buon occhio questa soluzione che farebbe ridurre gli incassi dei Comuni. Esiste poi la polemica sul numero delle forze di polizia e sulla loro operatività sulle strade. Una cosa va detta: le forze dell’ordine, già a partire dallo scorso ann, hanno aumentato i controlli sulle strade del 116% rispetto al 2007. Ecco le cifre: i controlli effettuati al 30 giugno 2008 sono stati 262.627 – fonte Polizia stradale e Carabinieri – che dovrebbero essere diventati un milione entro la fine del 2008. Ma anche le Istituzioni - Regioni, Province e Comuni - possono fare la loro parte controllando i locali di divertimento con le loro Polizie munite di etilometro e di apparacchiature antidroga. Ma questo non basta. Occorre che anche i gestori dei locali si impegnino nel promuovere le bevande analcoliche e frenino la vendita degli alcolici. Anche lo spaccio delle droghe deve essere ostacolato dai titolari dei locali di divertimento se vogliono avere un ruolo anche sociale nel loro lavoro. E che fine ha fatto il “guidatore astemio autorizzato” ? E la chiusura anticipata dei locali perchè non è stata attuata? E noi genitori cosa facciamo per aiutare i nostri figli ad essere più prudenti?

Gianni Genghini , associazione Ambiente e Società

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