L’agriturismo di Pasqua conta sempre più sul last minute
Secondo il 60% degli intervistati, rispetto allo stesso periodo prepasquale del 2008, quest’anno le prenotazioni sono meno numerose; soltanto il 9% afferma che la domanda è più favorevole dello scorso anno. A questo si aggiunga la constatazione di oltre metà degli operatori secondo cui la durata dei soggiorni tende ulteriormente a scendere (solo nel 22% dei casi la permanenza degli ospiti supera i tre giorni).
Questa tendenza si spiega anche con la diminuzione dei visitatori stranieri (lamentata dal 46% degli intervistati) che generalmente, dovendo investire di più sul viaggio di trasferimento, si fermano più a lungo (da 4 a 7 giorni). Sta di fatto che, dei 190 mila posti letto dell’agriturismo, ne è ancora disponibile il 53%.
Risultati dunque incerti, tenendo anche conto del fatto che la Pasqua di quest’anno cade a metà aprile, in una stagione decisamente più rassicurante sotto il profilo meteorologico, rispetto alla Pasqua del 2008 che è stata a fine marzo. Tanto più che il 35% degli agriturismi dichiara di avere investito in promozione più dello scorso anno ottenendo, nel 41% dei casi, un maggior numero di consultazioni del proprio sito internet.
Le statistiche del portale internet di Agriturist, www.agriturist.it, confermano che nell’ultima settimana si è registrato un rapido incremento delle consultazioni, nell’ordine del 20% rispetto alle settimane precedenti. Le regioni più richieste sono: Toscana, Lombardia, Sicilia e Sardegna.
Si direbbe che i potenziali ospiti si informino assiduamente, ma abbiano poi difficoltà a trovare una buona soluzione qualità-prezzo, evidentemente preoccupati soprattutto di contenere le spese. Può darsi che la soluzione arriverà “all’ultimo minuto” dando una svolta positiva all’agriturismo di Pasqua, magari con l’incoraggiamento delle offerte “last minute” che ormai sono entrate nella consuetudine anche delle aziende agricole.
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