Mattotti e Venezia
Lo ha fatto con una semplicità debitrice del suo mestiere di illustratore per The New Yorker, Le Monde, Le Nouvel Observateur, eccetera, nonché guardando ad alcuni grandi della pittura, in particolare David Hockney e Francis Bacon; il primo per la quotidianità dei soggetti, il secondo per le geometrie inquietanti che viene ad assumere la scatola prospettica che racchiude lo spazio.
I disegni ci mostrano sequenze quasi cinematografiche di una Venezia fatta di bianchi e neri contrastati, rigidi e vorticosi al contempo, così come di tavole in cui si associano colori forti e inaspettati. Sono gli arancio, i verdi, i viola degli inchiostri Ecoline: liquidi, trasparenti e acidi, molto lontani dalle biacche e dai colori pastello con cui si dipinge solitamente una Venezia di sapore settecentesco. La città descritta da Mattotti non ha nulla di accattivante. E’ un posto vuoto di presenze umane e spesso nero o infuocato. E’ una Venezia del presente, ritratta dopo la fine dei suoi fasti e dopo un sogno industriale fallito, ripresa in quella solitudine delle calli che ancora oggi si trova immediatamente se, voltando in controtendenza, ci si sporge verso le zone meno battute.
Mattotti ha derivato questo modo di disegnare saturnino, intriso di ricerca della profondità e di silenzio, da una serie di foreste in bianco e nero e di grande dimensione.
La Fondazione Bevilacqua La Masa rende omaggio a questo protagonista della figurazione e a Venezia esponendo l’intera serie su Venezia, nata sotto forma di libro ed esposta per la prima volta nei suoi originali, e qualche esempio delle grandi foreste intitolate “Nelle profondità”.
Biografia
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Esordisce alla fine degli anni 70 come autore di fumetti e nei primi anni 80 fonda con altri disegnatori il gruppo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che, accolto come un evento nel mondo del fumetto, vincerà importanti premi internazionali. Con "Incidenti" , "Signor Spartaco", "Doctor Nefasto" "L'uomo alla finestra" e molti altri libri fino a "Stigmate" edito in Italia da Einaudi, il lavoro di Mattotti si è evoluto secondo una costante di grande coerenza, ma nel segno eclettico di chi sceglie sempre di provarsi nel nuovo. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Pubblica su quotidiani e riviste come The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Suddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera e Repubblica. Per la moda, ha interpretato i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity. Per l'infanzia illustra vari libri tra cui "Pinocchio" e"Eugenio" che vince nel '93 il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nell'editoria per ragazzi. Realizza manifesti, copertine, campagne pubblicitarie ed è suo il manifesto di Cannes 2000 e i manifesti per l'Estate Romana.
Scheda Tecnica
Titolo Mattotti e Venezia. Scavando nell’acqua
A cura di Giovanna Durì in collaborazione con Ufficio Comunicazione del Consorzio Venezia Nuova
Inaugurazione venerdì 17 aprile ore 18.00, galleria di piazza San Marco, 71/c, Venezia
Periodo 17 aprile – 17 maggio 2009
Ingresso Libero
Orari dal mercoledì alla domenica dalle 10.30 alle 17.30
Per informazioni Fondazione Bevilacqua La Masa, Dorsoduro 2826, Venezia
Tel. 041.5207797
press@bevilacqualamasa.it; www.bevilacqualamasa.it