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Presentato a Marghera (Ve) il Centro Idrogeno

16/04/2009
Inaugurato a Marghera, presso la sede di Venezia Tecnologie, il Centro Idrogeno, il nuovo laboratorio di ricerca realizzato da Veneto Innovazione, uno dei 10 progetti di ricerca e sperimentazione sugli utilizzi dell’idrogeno previsti nell’ambito dell’Accordo di Programma sottoscritto nel marzo 2005 da Regione del Veneto e Ministero dell’Ambiente e finanziato con 10 milioni di euro (metà della Regione e metà del Ministero). All’inaugurazione sono interventi l’Assessore regionale alla Legge speciale per Venezia e Riconversione del polo industriale di Marghera, Renzo Marangon, il Presidente di Veneto Innovazione, Giorgio Simonetto, l’Amministratore Delegato di Venezia Tecnologie, Luigi d’Elia, il Magnifico Rettore dell’Università di Trento, Davide Bassi e il prof. Paolo Mazzoldi del Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova. L’obiettivo del Centro Idrogeno, per la realizzazione del quale è stata messa a disposizione la somma di 1 milione di euro, è quello di rendere disponibili, in particolare per le PMI, competenze e apparecchiature al servizio di progetti di ricerca, sviluppo sperimentazione e trasferimento tecnologico sul sistema idrogeno. Previste, infatti, attività sperimentali su sistemi per la produzione e stoccaggio di idrogeno, test di prototipi di fuel cell, test di valutazione dell’efficienza energetica dei sistemi che utilizzano l’idrogeno, attività di supporto alla ricerca industriale e allo sviluppo di nuove applicazioni nel settore energetico e dei trasporti, sensoristica per l’idrogeno. “Con la presentazione di qualche giorno fa del battello sperimentale ad idrogeno – ha sottolineato l’Assessore Marangon nel suo intervento - e con l’inaugurazione oggi di questo centro, vengono smentiti coloro i quali erano convinti che la tecnologia a Venezia fosse un capitolo chiuso. Sin dal 2003 – ha proseguito – la Giunta regionale ha lavorato per avviare un’importante iniziativa nell’ambito dell’innovazione e della riqualificazione di Porto Marghera e quello odierno è una delle tappe di questo percorso. Inoltre, uno dei cardini del PTRC che di recente è stato approvato, è quello dello sviluppo sostenibile e un’energia pulita come l’idrogeno rappresenta una componente chiave per un sistema energetico sostenibile, in quanto il suo impiego come vettore energetico a basso costo può contribuire alla diversificazione delle fonti e quindi alla sicurezza degli approvvigionamenti, ed alla riduzione delle emissioni, sia a livello locale che globale (gas serra). Porto Marghera è il luogo in cui si produce la maggior parte dell’idrogeno italiano come risultato di lavorazioni già esistenti e la presenza di questa energia pulita e a basso costo, utilizzabile per la ricerca grazie ai finanziamenti di Stato e Regione, - ha concluso Marangon - ci mette in condizione di essere all’avanguardia nello studio e nello sviluppo di questa fonte energetica”.

Per quanto riguarda nello specifico i progetti riferiti all’Accordo di Programma, il bando emanato con la DGRV 1169/2006 ha ritenuto finanziabili – entro un ammontare complessivo di 9.000.000,00 di euro - le attività di ricerca e sviluppo di cui alle schede n. 1 – n. 9 descrittive delle progettualità di seguito sintetizzate:

1.Produzione di energia elettrica e termica da idrogeno ottenuto da biomasse e altri residui organici. La gassificazione di biomassa è un processo ben noto e già sviluppato secondo filiere differenti: ciò che risulta necessario è la corretta ingegnerizzazione del processo, al fine di garantire affidabilità e continuità operativa, anche in caso di alimentazione di biomassa differenziata. Dovrà essere realizzato un impianto dimostrativo con taglia semindustriale (circa 1 MW) in grado di produrre gas combustibile ad alto contenuto di idrogeno (circa 50%) e tale da poter essere impiegato in una unità endotermica di generazione di energia elettrica senza necessità di trattamenti di purificazione. Esso dovrà presentare una elevata reattività alla variabile del prodotto in entrata in modo da mantenere il più possibile costante la qualità del gas prodotto ed essere esente dalla produzione di catrami. L’impianto dovrà mirare ad ottenere una elevata affidabilità sia nel funzionamento continuo che in quello intermittente.

2.Sviluppo di sistemi integrati a celle a combustibile (PEM, Proton Exchange Membrane) per produzione di energia elettrica, climatizzazione ambientale (riscaldamento e condizionamento) ed acqua calda sanitaria. Si tratta di mettere a punto due impianti dimostrativi di taglia diversa (circa 5 e 30 kW) in grado di produrre, ad alto rendimento, energia elettrica, calore per riscaldamento ed acqua calda sanitaria e di alimentare apparecchi di condizionamento ambientale. Essi dovranno funzionare con reforming a gas naturale o con alimentazione ad idrogeno puro, sviluppando perciò un sistema integrato.

3.Sviluppo di cicli “zero emission” a combustione di idrogeno. Il progetto prevede lo sviluppo e la dimostrazione di un sistema di generazione elettrica e calore di media potenza a combustione diretta di idrogeno.

4.Sviluppo di tecnologie innovative di produzione di idrogeno ed elettricità da carbone. Il progetto prevede impianti di sperimentazione di piccola scala per la produzione di idrogeno dal carbone e da fonti rinnovabili o assimilate.

5.Costruzione di un impianto dimostrativo a celle a combustibile ad ossidi solidi e microturbine a gas alimentato da idrogeno, con potenza di circa 100kw. L’impianto dimostrativo SOFC (Solide Oxide Fuel Cells) e GT (microturbina a gas) è caratterizzato da emissioni zero di CO2.

6.Sistemi innovativi di accumulo dell’idrogeno. Lo studio si propone di individuare tecnologie di stoccaggio a ridotto consumo energetico.

7.Sistemi innovativi di riutilizzo della CO2. Si prevede lo studio e la sperimentazione, a scala pilota e quindi dimostrativa, di tecnologie di riutilizzo della CO2 nei processi chimici per la produzione di polimeri e di materiale inorganico per l’impiego nelle costruzioni.

8. Attività sperimentali per l’allestimento di un vaporetto ad idrogeno. Si tratta delle fasi preliminari di definizione ed ottimizzazione delle componenti HSES (Hydrogen Supply Energy System), al testing di celle a combustibile PEM dacirca100W.

9.Idrogeno in azienda. Si tratta di sperimentazioni, all’interno di stabilimenti produttivi, di tecnologie di microgenerazione di energia elettrica e calore con celle a combustibile PEM da 5 kW e di mini impianti di rifornimento per mezzi alimentati ad idrogeno.

Inoltre, attraverso la sottoscrizione di apposita convenzione con la società regionale Veneto Innovazione S.p.A., approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 4530 del 28.12.2007, è stato dato avvio alla realizzazione del Centro Idrogeno, con la collaborazione della società Venezia Tecnologie S.p.A., per un costo di 1 milione di euro.

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