Il menù di Galileo Galilei
L’iniziativa si inscrive nella filosofia della ristorazione tradizionale: valorizzare l’identità e i sapori del territorio. È stata presentata in una conferenza stampa (rigorosamente con degustazione) che si è tenuta nella sala caminetto di Ca’ Edimar.
Erano presenti Ubaldo Lonardi, presidente di Turismo Padova Terme Euganee, Ettore Bonalberti, delegato dell’Accademia italiana della cucina di Mestre e terraferma, Alessandro Stefanello, presidente della Compagnia delle Opere Nordest e il “regista” dell’operazione: Urbano Manfrin esperto e consulente nell’abito della ristorazione padovana, autore del menù di Galileo
Nata come realtà volta all’accoglienza di giovani e finalizzata all’aiuto ad un inserimento positivo nel contesto sociale, quindi con forte tendenza all’educazione e alla formazione, Ca’ Edimar oggi, oltre alla accoglienza residenziale di 13 giovani che vivono insieme a due famiglie ivi residenti, ospita una importante attività legata alla ristorazione.
In particolare in Ca’ Edimar esiste un corso triennale di formazione professionale che forma giovani in obbligo formativo per farli diventare cuochi o panettieri e pasticceri dall’anno scolastico 2009/2010 grazie alla joint venture con l’Ascom di cui Luca Vecchiato è il grande guru. Attraverso gli stage la scuola si sta facendo conoscere in tutta Padova ai ristoratori e la qualità della cucina è via via aumentata grazie soprattutto alle professionalità coinvolte, a partire dal cuoco Giorgio Rossi, con esperienza trentennale nel settore, ai fratelli Manfrin, rinomati ristoratori di Padova e al cuoco Enrico Tiengo.
Ca’ Edimar si propone così come un centro di convivialità e di valorizzazione delle tradizioni alimentari e della buona tavola che contraddistingue il territorio in cui viviamo. Per questo motivo proponiamo per il 2009:
LE CENE DI GALILEO A CA’ EDIMAR
Quest’anno ricorre il quattrocentesimo anniversario della prima osservazione astronomica fatta a Padova da Galileo Galilei con un rudimentale telescopio. Galileo trascorse a Padova quelli che lui stesso definì, con un velo di nostalgia, “li diciotto anni migliori di tutta la mia età”. Contribuì sicuramente a tal giudizio la passione culinaria che Galileo dimostrò. Ciò che ci rimane del periodo sono le liste della spesa che lo scienziato faceva o faceva fare nelle botteghe dell’epoca, da cui è possibile ricostruire i menù che Galileo apprezzava e “quella libertà e monarchia di se stesso” goduta anche con i piaceri della tavola in quella Città che Lo ospitò con grande stima e rispetto.
Una serie di documenti testimonia l’ottimo rapporto di Galileo con la tavola: si tratta di alcune note della spesa che lo scienziato effettuava presso un beccaio della zona di Abano durante il periodo che trascorse a Padova come professore di matematica nell’antica e prestigiosa Università “Hospitium bovis” poi “Bo” tra il 1592 e il 1610.
Alle note della carne, si accompagnano anche quelle del vino dei Colli Euganei che non poteva di certo mancare sulla tavola dello scienziato buongustaio. Galileo, rispettando una tradizione consolidata negli anni, ospitava nella sua casa patavina, in Contrà dei Vignali, alcuni dei suoi più illustri studenti come i rampolli delle famiglie Gonzaga, Morosini, Duodo, nonché allievi polacchi, tedeschi, francesi o inglesi.
Colpisce soprattutto il tipo di carne acquistata; sempre secondo documenti ufficiali, i piatti preferiti da Galileo per la stagione invernale dovevano essere la coscia di bue lessa, la gallina lessa, la testa di vitello, la lingua salata (salmistrata). Così anche noi oggi ricordiamo il grande scienziato con un menù in onore del suo raffinato palato, proponendo alcuni dei piatti tra i più prestigiosi della tradizione enogastronomica Padovana: il Gran Bollito.
per prenotazioni di gruppi che vogliono vivere una serata
a Ca' Edimar e degustare il menù di Galileo
telefonare al 049.714965 interno 2 (dalle 10 alle 16)
oppure: mariaida.targa@edimargroup.com
IL MENÙ DI GALILEO
primo servizio de credenza
- Brodo consumato detto sussidio, con ruffioli
- Paparele in brodo de gallina
- Macaroni di magro (vongole)
secondo servizio de credenza
“Gran Bollito alla Padovana”
- Gallina alla canevera col pien
- purè e Sale grosso
- Coscia e tasto de bo con testina di vitello
- cipolle agre e salsa cren
- Lingua salata e speziata, o musetto di maiale o gambuccio de parsutto
- erbe cotte e salsa verde
terzo servizio de credenza
- Piccoli dolci pavani con crema zabajone.
servizio de cantina dai colli Euganei:
- Merlot primo fiore
- Moscato fior d’arancio
Laura Di Domenico
Fondazione Opera Edimar Onlus
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