“A causare la crisi idraulica di queste ore non è una pioggia eccezionale, bensì la sua costanza, che accentua l'ormai conclamata insufficienza della rete di scolo demaniale, nella quale per oltre due giorni è stato impedito lo scarico delle idrovore, poichè l'acqua negli alvei era già a livello di guardia. Il blocco degli scarichi verso valle è la causa degli allagamenti registrati nelle campagne; è quantomai urgente, quindi, adeguare la ricettività dei principali corsi d'acqua alle mutate condizioni climatiche, accentuate dall'accresciuta urbanizzazione. Contestualmente bisogna realizzare invasi, destinati trattenere le acque di piena per poi rilasciarle progressivamente nel tempo.”

A parlare così è Paolo Vigato, Presidente del Consorzio di bonifica Euganeo di Este, che aggiunge: “L'efficienza della nostra rete di canali è fortemente penalizzata dall'insufficiente capienza idrica dei ricettori a valle, quali i fiumi Fratta Gorzone, Frassine o del canale Bisatto, per la cui sistemazione esistono progetti ormai dimenticati Se a ciò aggiungiamo la vetustà di alcuni impianti idraulici anch'essi demaniali, come la Botte Trecanne a Vighizzolo, divenuti inadeguati alla realtà del territorio, abbiamo il quadro di una situazione costantemente a rischio. Va sottolineato che quanto sta accadendo è la fotocopia di quanto già vissuto nello scorso dicembre.”

Le piogge di questi giorni hanno riversato quotidianamente, sul comprensorio Euganeo, non più di 60 millimetri di pioggia; non è un livello eccezionale ma che, sommato alle continue precipitazioni registrate da inizio anno, porta a circa 400 millimetri la piovosità nei più recenti 3 mesi, pari alla metà di quanto mediamente verificato in un anno!