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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Vini Doc di Gambellara e il Consorzio di Tutela

06/05/2009
Il riconoscimento formale è arrivato pochi giorni fa a Roma: il ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha consegnato al Consorzio di tutela dei Vini Doc di Gambellara il definitivo via libera (decreto n. 9196 del 29 aprile 2009) che d'ora innanzi impone al Consorzio il compito di attivare tutti i controlli necessari, e su tutti i produttori del territorio (compresi quelli che attualmente NON aderiscono al Consorzio di tutela), sulla tracciabilità di prodotto ai sensi del DM del 29 luglio 2001 (indicato un po' approssimativamente come "erga omnes"). Il Consorzio di Gambellara è uno dei 40 Consorzi in Italia che sono stati abilitati a svolgere questi controlli tanto in cantina che in campagna, attraverso un'azione di ispettorato su tutte le fasi della filiera produttiva.

«Questo decreto - spiega Franco Cavallon, direttore del Consorzio di Gambellara - vuole sopperire ad una generalizzata carenza di informazioni e di verifiche su molti vini che, sino ad oggi, sono state delegate ad analisi tardive o a verifiche occasionali. D'ora in poi, invece, si potrà analizzare in ogni momento lo "stato di salute" dei vini prodotti nella Denominazione. Questo grazie da un lato ad una ulteriore affermazione del Disciplinare (che diventa una sorta di vero e proprio contratto fra Produttori e Clienti/consumatori); dall'altro ad una certificazione che il Consorzio dovrà fare raccogliendo tutte le informazioni necessarie per garantire la conformità e l'origine di ogni partita di vino. Ci saranno nuovi piani di controllo che partendo da quelli già esistenti andranno a verificare, lungo tutta l'attività annuale nel vigneto come in vinificazione e in imbottigliamento, il rigido rispetto del Disciplinare».

«Questa ulteriore attività ispettiva - prosegue Franco Cavallon - non va intesa soltanto come una ennesima fase "repressiva", ma come una garanzia in più offerta al Consumatore e come nuovo volano per valorizzare le produzioni vitivinicole di qualità, come quelle di Gambellara che già oggi altre alla Doc registrano una Docg per il Recioto. Un'arma in più in mano ai produttori del nostro territorio per far valere sul mercato il gran lavoro fatto (ad esempio, sulla zonazione e sulla definizione dei cru di Gambellara) e la qualità raggiunta dai nostri vini testimoniata dalla recente attribuzione di un "Tre Bicchieri" ma anche dai molti riconoscimenti ottenuti in tutta Italia».

Ufficio stampa: Alessandro Gentile

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