23 settembre giornata per la sicurezza stradale
“In un anno e mezzo di attività, il Comitato dell’Osservatorio ha lavorato bene, perché ora tutte le istituzioni che hanno a che fare con la viabilità e la sicurezza ( Regione, Motorizzazione Civile, Prefettura, Forze dell’Ordine, Presidi Medici, Associazione Vittime della Strada, ecc.) cominciano a dialogare tra loro, su un argomento vitale che è la sicurezza stradale.” Ha detto Renato Chisso, Assessore alle Politiche della Mobilità della Regione Veneto “Ma la cosa che ci ha fatto più piacere sono stati i complimenti per il lavoro fatto, rivolti dal Presidente dell’Associazione Familiari delle Vittime della Strada al Presidente del Comitato dell’Osservatorio”.
“Purtroppo” ha aggiunto Chisso “sulle strade venete si muore molto più che in altre parti, a causa delle infrastrutture che sono rimaste le medesime da vent’anni a questa parte; anche se, da quando è entrato in vigore il nuovo codice della strada, si sono verificati meno incidenti. E comunque” ha detto Chisso “ conta molto anche l’educazione, in particolare quella che i genitori devono fare con i figli”.
“Non si possono accettare 7.000 morti e 25.000 invalidi all’anno a causa di incidenti stradali”, ha affermato Antonio Fojadelli, Presidente del Comitato Ristretto dell’Osservatorio, riferendosi ai dati nazionali. In Veneto, invece, le cifre si assestano sui 700 morti ed oltre 2000 invalidi permanenti. Troppi, è il coro unanime. “Chiamarli incidenti è riduttivo” ha aggiunto Fojadelli “perché sono cose sempre volute. Magari non per dolo, ma sicuramente per colpa, negligenza, imprudenza ed imperizia. Questa inoltre” ha affermato “è la prima causa di perdita di anni di vita utili, una vera e propria patologia, anzi, una malattia sociale” ha aggiunto Fojadelli. “Dobbiamo recuperare il rispetto di valori sacri quali la vita e la salute. Senza contare che il tutto provoca enormi costi finanziari, la cui pesantezza effettiva non è ancora stata calcolata”.
E sono vari i problemi legati a questi drammi: il crescente abuso di sostanze alcoliche, la carenza del numero delle commissioni mediche; anche se, è stato detto, ci sono anche dei miglioramenti, ad esempio la sempre maggior sicurezza dei veicoli in commercio.
Molte le proposte per cercare di affrontare questo grave problema: prestare maggior attenzione al conferire le patenti di guida, regole per contrastare il fenomeno dell’alterazione dei motorini, ma anche rivolgersi agli enti commerciali affinché stiano attenti ai messaggi pubblicitari. E’ stato fatto l’esempio di un noto gestore telefonico che mostra quattro ragazze belle, accattivanti e spensierate, a bordo di una macchina cabriolet, tutte senza cintura di sicurezza “Bastano pochi secondi,come un messaggio simile, per vanificare un lavoro fatto in tanto tempo e con grande sforzo” ha detto Chisso.