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La salute dei consumatori dipende dai dazi sul Roquefort?

08/05/2009
Apprendiamo dalle agenzie di stampa, notizie preoccupanti su un accordo preliminare UE – USA, sulla carne agli ormoni. L’Unione Europea e gli Stati Uniti, anzi, il Commissario Europeo Catherine Ashton ed il rappresentante americano al Commercio estero, Ron Kirk, hanno annunciato in un comunicato stampa congiunto, di “aver raggiunto un compromesso che fornisce una soluzione pragmatica a questo conflitto di lunga durata sulla carne di manzo. Un accordo è nel nostro interesse reciproco – dicono la Ashton e Kirk – e adesso discuteremo con i diversi Stati e le diverse parti interessate di uno sforzo per applicarlo prima possibile”. Assurdo – dice invece Fabiano Barbisan, Presidente di Unicarve e del Consorzio L’Italia Zootecnica – che si usino i dazi per contrattare la sicurezza alimentare e la salute dei consumatori. Non è pensabile che per sdoganare prodotti come il formaggio francese Roquefort o l’acqua minerale, la contropartita sia aprire le porte a prodotti che sulla salubrità lasciano grossi dubbi. Gli USA triplicano i dazi sui prodotti europei e l’Europa per toglierli autorizza l’ingresso della carne americana? Soldi contro salute? Ne parlerò con il Ministro Zaia – afferma Barbisan, recentemente nominato suo Consigliere per la zootecnia – anche perché notizie simili sono nettamente in controtendenza con quanto affermato nel documento redatto al G8 di Cison di Valmarino che recita: “In vista del vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi G8, che si terrà a La Maddalena dall’8 al 10 luglio 2009, e considerando i prossimi eventi internazionali in cui verrà affrontato il tema della sicurezza alimentare, inviamo ai leader mondiali i seguenti messaggi: 1. L'agricoltura e la sicurezza alimentare sono al centro dell'agenda internazionale.”

Se al primo punto ci sta la sicurezza alimentare, questa non deve essere minata da interessi puramente economici. Il conflitto, tra UE e USA, iniziato negli anni '80, con il blocco delle importazioni da parte dell'Ue della carne bovina, perché proveniente da animali trattati con gli ormoni (negli USA sono legalizzati!) in grado di minacciare la salute dei consumatori, ha dato luogo a diverse sentenze dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, l'ultima delle quali emessa il 16 ottobre scorso, che hanno stabilito, ed è incredibile, la legittimità delle sanzioni contro i prodotti europei prese per ritorsione (si badi bene, per ritorsione) dagli Stati Uniti e dal Canada (si pensi quindi allo strapotere degli USA!). In base all'accordo firmato oggi, l'Ue autorizzerà l'importazione di ''manzo di qualità” prodotto negli USA (prodotto come?) a partire da animali che non sono stati trattati con ormoni per la crescita, per un totale di 20.000 tonnellate per i primi tre anni e successivamente di 45.000 tonnellate a partire dal quarto''. In cambio, Washington, ''manterrà” le sanzioni esistenti, ma non ne imporrà altre durante il periodo iniziale di tre anni e le toglierà tutte durante il quarto anno''. Caspita, che concessione! Chissà cosa significa per gli americani “manzo di qualità”. Chissà come faranno a riconoscere i bovini trattati da quelli “di qualità”! E chissà cosa ne pensa la signora Ashton. Consumatori, difendetevi da soli: ricordatevi di leggere sempre l’etichetta per conoscere chi vi garantisce la carne che mangiate!

Giuliano Marchesin

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