Il vino Friulano, già Tocai, si produce anche in Argentina
14/05/2009
La promozione del vino ‘Friulano’, del già Tocai friulano, come si sa è da tempo diffusa nel mondo. Il nostro vitigno autoctono è infatti già stato esportato da corregionali emigrati, ma anche impiantato da viticoltori di varie parti del globo. Che hanno forse inteso approfittare della popolarità di tale vitigno creata dalla ‘querelle’ tra il Friuli Venezia Giulia e l’Ungheria per la questione della denominazione.
Ma la notizia che per il Vigneto regionale, produttori, fans, consumatori, politici della nostra regione, deve suonare come un serio campanello d’allarme arriva dall’Argentina.
Ci raggiunge in modo sommesso, e si ricava semplicemente dalla promozione di un vino e di una cantina. Da una pagina, come ce ne sono parecchie pubblicate sulle riviste specializzate o sul web, che ci invita ad assaggiare un vino, segnalato da un collega specializzato o dall’editore, qualora si tratti di pubblicità.
In questo caso, il Produttore Francois Lurtin, forse di origine francese, che detiene vigneti in Argentina, nella UGO Valley, propone sull’ultimo numero della rivista inglese Decanter, una delle più autorevoli al mondo, il ‘Friulano 2008’.
Allora che ne è della tutela del nostro prodotto autoctono che è stata il motivo di una battaglia a colpi di interventi legali, anche della Corte di giustizia europea, dilungatasi per dieci anni e poi persa?
Quello che appare evidente è che la salvaguardia dei marchi territoriali da parte della UE, ovvero legati al nome del territorio, come è ‘Friulano’ piuttosto che Tocai, che è invece una zona dell’Ungheria, anche se tra Mossa e Capriva (Go) c’è il Rio Tocai, è limitata al solo territorio di competenza della Comunità Europea. E allora? Abbiamo battagliato tutti noi, stampa specializzata compresa, per niente? Per sapere che il vino ‘Friulano’ si può realizzare anche in Argentina, piuttosto che in Sud Africa, in Cile o in Cina.
L’unica consolazione ci deriva dal fatto che forse, in questo modo, la promozione del nume della nostra terra si divulgherà ulteriormente, gratis, anzi, a beneficio di qualche imprenditore avveduto, in ulteriori lande del globo.
Carlo Morandini
A.R.G.A. FVG
via Dante, 80/2
33037 Pasian di Prato (Ud) Italy
Tel.: 0039 335 370816
Sito: www.argafvg.it
Email: argafvg@email.it
Skype: charliesette
A.R.G.A. FVG
Associazione Regionale Unione Nazionale dell'Ambiente e Territorio del Friuli Venezia Giulia Giornalisti Agricoli, Agroalimentari, Enogastronomici
aderente all’UNAGA
Unione Nazionale
delle ARGA
VISITA IL NOSTRO SITO:
www.argafvg.it
Ma la notizia che per il Vigneto regionale, produttori, fans, consumatori, politici della nostra regione, deve suonare come un serio campanello d’allarme arriva dall’Argentina.
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In questo caso, il Produttore Francois Lurtin, forse di origine francese, che detiene vigneti in Argentina, nella UGO Valley, propone sull’ultimo numero della rivista inglese Decanter, una delle più autorevoli al mondo, il ‘Friulano 2008’.
Allora che ne è della tutela del nostro prodotto autoctono che è stata il motivo di una battaglia a colpi di interventi legali, anche della Corte di giustizia europea, dilungatasi per dieci anni e poi persa?
Quello che appare evidente è che la salvaguardia dei marchi territoriali da parte della UE, ovvero legati al nome del territorio, come è ‘Friulano’ piuttosto che Tocai, che è invece una zona dell’Ungheria, anche se tra Mossa e Capriva (Go) c’è il Rio Tocai, è limitata al solo territorio di competenza della Comunità Europea. E allora? Abbiamo battagliato tutti noi, stampa specializzata compresa, per niente? Per sapere che il vino ‘Friulano’ si può realizzare anche in Argentina, piuttosto che in Sud Africa, in Cile o in Cina.
L’unica consolazione ci deriva dal fatto che forse, in questo modo, la promozione del nume della nostra terra si divulgherà ulteriormente, gratis, anzi, a beneficio di qualche imprenditore avveduto, in ulteriori lande del globo.
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