Piano di riparto 2009
Si tratta dell’ultimo appuntamento utile per mettere a disposizione delle imprese artigiane venete le risorse necessarie a superare la gravissima crisi in atto.
Confartigianato, Cna e Casartigiani del Veneto hanno illustrato presso la sede dell'Ente Bilaterale dell'Artigianato Veneto (EBAV) in via F.lli Bandiera 35 a Marghera le principali aspettative della piccola e media impresa.
Claudio Miotto – Presidente Confartigianato del Veneto, Oreste Parisato – Presidente Cna del Veneto e Roberto Pignata – Presidente Casartigiani del Veneto hanno sottolineato come “alla luce di una riduzione del 54% (si è passati dai 34 milioni di euro del 2008 ai 15,7 del previsionale 2009) delle poste dedicate all’artigianato nel bilancio di previsione della Regione Veneto, grandi aspettative erano state riposte nel Piano di Riparto del Fondo Unico”.
“Un recupero che di fatto non c’è stato – hanno sottolineato i tre Presidenti - sacrificando il mondo artigiano più degli altri settori. Per questo, alla soglia della discussione in terza Commissione Consiliare, chiediamo una diversa ripartizione delle risorse assegnate con il Fondo Unico, che ad oggi ci vedono destinatari solo del 10% degli importi”.
La proposta unitaria delle tre categorie prevede:
l'erogazione di ulteriori 7,5 milioni di euro, a favore della Legge Regionale 48/93, attingendo in parte ai contributi destinati ai consorzi fidi (2,5mln) e ai distretti produttivi ( 5mln).
Con questo piccolo innesto che andrebbe ad aggiungersi ai 5 milioni di euro già previsti per finanziare Artigianacassa, il sostegno all'artigianato dal Fondo Unico arriverebbe ad una cifra complessiva di 12,5 milioni sui 50 erogati, in linea con quanto avvenuto negli anni passati.
Confartigianato, Casartigiani e Cna hanno chiesto inoltre di dare continuità ai fondi disponibili per la legge regionale 9/2007 sull’innovazione integrandoli con ulteriori 6,5milioni di euro senza i quali si potranno soddisfare solo 40 dei 90 progetti ammessi a contributo (sui 300 presentati).
E’ stato proposto, in particolare, che la legge 19 del 1980 non sia finalizzata ai consorzi edili industriali ma che 2,5 milioni di euro (dei 5 milioni previsti) siano destinati ai consorzi artigiani.
In un momento di forte crisi economica (particolarmente sensibile proprio nel comparto dell'edilizia) il sostegno all'occupazione e al reddito passa necessariamente attraverso gli aiuti al settore artigiano. Oltre ad una maggiore attenzione da parte della Giunta Regionale, già sollecitata formalmente il mese scorso, si chiede maggiore coinvolgimento e una più rapida erogazione dei contributi previsti.
Uffici stampa
Andrea Saviane
Matteo Marcon