L’energia del legno si valorizza attraverso la filiera
Quanto emerso dal Convegno troverà anche pratica applicazione nei prossimi Bandi, segno che il colloquio franco e corretto con le Istituzioni, e con funzionari preparati ed attenti, può portare i suoi frutti.
In apertura di incontro il Presidente della Confagricoltura Diego Donazzolo ha affermato che il periodo di crisi del settore, che vede una marcata diminuzione dei prezzi ed una notevole importazione di derrate alimentari a prezzi stracciati da altri Paesi, dovrebbe spingere il mondo politico ad interrogarsi sulla politica agricola ed agroalimentare che l’Italia sta portando avanti. Di certo le filiere produttive possono aiutare il settore come nella filiera del legno.
Il Presidente di Confagricoltura Veneto Guidalberto di Canossa, che ha coordinato i lavori, ha introdotto il tema delle energie rinnovabili ritenendo importante che nelle aree alpine si possa sviluppare una sinergia fra i soggetti che operano nel settore forestale per arrivare sino alla produzione di energia e calore.
Deborah Piovan, Presidente della Sezione Economica dell’Energia di Confagricoltura Veneto, ha ricordato che la Sezione sta analizzando e promuovendo la produzione di energia da fonti rinnovabili con vari incontri e convegni. Ha poi ricordato gli incontri molto apprezzati che sono stati fatti sul fotovoltaico, sul biogas e sui biocarburanti.
Accalorato l’intervento di Giorgio Farenzena di Ecodolomiti S.r.l. di Agordo che ha ripercorso la storia della società partendo dalla logica di fornire calore, sia agli impianti pubblici e privati sulla stregua di come viene fornito il combustibile tradizionale, togliendo quindi ogni problema all’utente finale, ha organizzato un sistema ed una fornitura di calore da cippato che non solo è assolutamente innovativo, ma anche economico. Attualmente l’azienda opera non solo nella nostra provincia, ma anche nel Veneto e nel Friuli.
Molto interessante l’intervento dell’agronomo Luca Canzan che ha illustrato il Progetto di Filiera Forestale capitanato dall’azienda agricola di Olga Soccol. Canzan ha ricordato che il P.S.R. ha introdotto il criterio di integrazione tra le misure al fine di migliorare l’efficacia del sostegno pubblico e favorendo un approccio “progettuale” nella fase di definizione e selezione degli interventi.
Il progetto integrato di filiera, è un complesso di misure tra loro coordinate attuate da un'aggregazione di soggetti rappresentanti i diversi segmenti Il progetto di filiera si sviluppa all’interno del settore foresta-legno coinvolgendo i proprietari e gestori di superfici forestali, i Comuni e le imprese di trasformazione e commercializzazione. Per fare questo è stata costituita fra i soggetti della filiera un’associazione temporanea di imprese. I soggetti proponenti sono stati l’Azienda Agricola di Soccol Olga di Agordo e l’Associazione Monte Grappa di Seren del Grappa.
Successivamente sono stati coinvolti un Comune, due Società, nove Associazioni, dei Consorzi di privati proprietari di foreste del feltrino, dieci Ditte boschive, due Segherie, quattro Aziende agricole-forestali e quattro Privati proprietari di foreste. In sintesi, tutti i soggetti costituenti la filiera. Nel corso dell’incontro si è esaminato anche le attuali difficoltà del settore. Il mercato del cippato in Provincia di Belluno stenta a decollare per i modesti volumi scambiati ma anche per la scarsa e non organizzata offerta locale.
Inoltre c’è incertezza degli operatori del settore e dei potenziali investitori e clienti, la presenza di grandi impianti e limitati imprenditori che condizionano il mercato del cippato forestale, la complessità di organizzazione della fase di produzione, fornitura, scelta dell’impianto, la mancanza di una dotazione infrastrutturale adeguata che consenta di migliorare la logistica ed offrire il cippato in modo continuativo.
La massima valorizzazione della filiera avviene tramite il raggiungimento di un equilibrio su scala locale tra domanda e offerta di biomassa al prezzo di riferimento stabile.
Secondo i rappresentanti del Progetto di Filiera per ovviare a questi handicap ci devono essere sul territorio dei distributori di cippato, l’adozione di impianti medio piccoli che utilizzino le risorse disponibili in zone ristrette (filiera corta) e servite da una buona rete stradale e la gestione combinata elettrico - termico.
Dal punto di vista generale non tutti i nostri boschi potranno essere gestiti per produrre biomassa e la cippatura deve sempre essere vista come integrazione al taglio “tradizionale” che rimane il riferimento principale. Importante è organizzare e semplificare il cantiere forestale attraverso la meccanizzazione spinta (esbosco a pianta intera), evitare eccessive sovrapposizioni di ditte in cantiere e realizzare piattaforme di stoccaggio intermedi.
Considerando che la piattaforma per biomassa è un luogo fisico dotato di adeguati spazi di primo stoccaggio e stagionatura del legno vergine tal quale e di copertura adeguatamente dimensionata in funzione dei volumi di materiale legnoso da processare e conferire, la piattaforma rappresenta un vero e proprio centro commerciale dei combustibili legnosi.
Sulle difficoltà burocratiche della realizzazione di queste piattaforme si sono soffermati nei loro apprezzati interventi i funzionari pubblici. Nello specifico si è soffermato il dr. Massimiliano Rossi della Regione Veneto, mentre il dr. Maurizio Dissegna ed il collega Roberto Zampieri si sono intrattenuti sulle Misure previste dal P.S.R. e dalla normativa regionale. Giustino Mezzalira, antesignano dello sviluppo del cippato, ha ampliato la visione sugli aspetti tecnici dell’energia da legnose, mentre il Presidente del BIM Piave Giovanni Piccoli ha illustrato le attività in corso e le esperienze maturate nel settore.
Il Vice Presidente della Confagricoltura Borsetto, riprendendo l’appello del Presidente Donazzolo, ha affermato che la politica energetica nazionale deve essere maggiormente attenta al settore agricolo e a quanto esso può apportare in termini sia di risparmio energetico, sia come settore capace di produrre energia e calore con materiale proveneinete da fonti rinnovabili. Inoltre non avrebbe senso produrre energia “verde” importando materiale da oltre oceano. Sull’energia rinnovabile la Confagricoltura è impegnata da tempo e certamente solleciterà ulteriormente il Governo perché attui una politica di sostegno alle imprese agricole.
La giornata è poi continuata, con soddisfazione dei presenti, con l’assaggio dei prodotti locali e con la visita alle macchine, alle attrezzature per la forestazione, alle scippatrici ed alle caldaie esposte presso il parco della Birreria.
In tutti i numerosi partecipanti è emersa la convinzione che l’incontro sia stato molto positivo e foriero di informazioni ed indicazioni utili. Un’esperienza certamente da ripetere nel prossimo futuro.
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