Ortofrutta italiana sempre più sicura
Il 98,9% dei prodotti ortofrutticoli è risultato nei limiti di legge, valore che si attesta quasi al 99,6 % per prodotti come il vino, i cereali e l’olio.
I dati mostrano un consolidamento del trend positivo degli ultimi anni. Infatti le irregolarità dal 2000 al 2007 sul totale dei prodotti analizzati (frutta, ortaggi e cereali) sono passate dall’1,8% allo 0,9%, dato - ricorda Confagricoltura - che è di molto inferiore a quello della media europea (4,5% - dati 2007).
Inoltre i dati ufficiali del Ministero della Salute mettono in evidenza - rileva l’Organizzazione agricola - che il numero totale di campioni di ortofrutticoli analizzati è aumentato passando da 6.822 del 2006 a 6.845, registrando un aumento dello 0.3%. Ciò conferma l’attenzione del nostro Paese alla sicurezza dei prodotti: in relazione al numero di controlli effettuati ci collochiamo al secondo posto in Europa.
Anche i risultati effettuati per l’analisi multi residuo confermano le percentuali d’eccellenza della produzione italiana. Ciò è dovuto - commenta Confagricoltura - anche alle regole contenute nel nuovo regolamento europeo in materia di residui, che hanno proprio l’obiettivo di armonizzare le legislazione dei paesi europei prevedendo, tra l’altro, nuovi obiettivi totalmente condivisibili, quali la maggiore tutela dei gruppi sociali più a rischio e la previsione di metodi di calcolo idonei a tener conto degli effetti cumulativi della presenza di più residui.
L’Italia, quindi, oltre a diminuire costantemente i casi d’irregolarità, si conferma uno dei Paesi europei più virtuosi. Questo grazie anche alle politiche di responsabilizzazione dei produttori (autocontrollo) attuate da 15 anni in Europa ed in Italia ed alla continua informazione e formazione ed assistenza tecnica degli operatori.
Azioni che - evidenza Confagricoltura - saranno ulteriormente rafforzate a livello europeo ed italiano con l’entrata in vigore della direttiva sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari che prevede un ulteriore sviluppo delle tecniche di produzione integrata, volte a razionalizzare l’impiego degli agro farmaci. Misure peraltro avviate nel nostro Paese da diversi anni.
“Il recepimento della direttiva - ribadisce Confagricoltura, nella giornata dedicata all’ambiente - sarà l’occasione per proseguire nell’obiettivo di produrre sempre più nel rispetto della sicurezza dei prodotti”.