Il Veditore ambulante, con un occhio di riguardo
L’Accademia Mondiale della Poesia (www.accademiamondialepoesia.com), associazione internazionale con sede a Verona, che annovera fra i suoi fondatori 3 Premi Nobel della Letteratura (Derek Wallcott, Seamus Heaney e Wole Soyinka) e il poeta Mario Luzi, attribuendo all’opera di Saponara un valore poetico degno di riconoscimento, consegnerà all’autore un premio speciale unitamente al Comune di Pesaro che omaggerà il proprio famoso concittadino con un premio “la Rosa di Pesaro”, simbolo della città.
Il Cancelliere dell’Accademia, il Prof. Nadir M. Aziza, poeta franco-tunisino, dirigente UNESCO, segretario generale dell’Osservatorio del Mediterraneo, recentemente insignito del Premio Le Muse a Firenze, afferma: “E’ proprio perché ho potuto conoscere e apprezzare il lavoro di Saponara nel corso dell’8^ edizione della celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia a Verona, il 21 marzo scorso, per la quale ha magistralmente realizzato i contributi filmati che gli consegneremo questa sera il nostro premio “Confluenza delle arti” creato per premiare creazioni artistiche di altri campi come il cinema, le arti plastiche, la musica, la danza.
“Per me Pesaro ha un significato particolare – afferma il regista- e mi sento responsabile nei confronti della città che ha contribuito alla mia crescita culturale. Pesaro per me è il mondo “
Il cortometraggio è frutto di un’esperienza singolare vissuta dall’autore in simbiosi con il suo cane Omar che lo ha accompagnato per anni e anni nel suo vagabondare. Il loro cammino che non li portava lontano, ma si sviluppava lungo vie e vicoli della città di Pesaro, in particolare nelle zone vicine a casa, (Via Branca, Via Sabatini, Via Mammola Bella, Via Tebaldi) li ha condotti nel tempo ad una condivisione di esperienze e di vita che ha lasciato in Saponara una traccia profonda.
Si è infatti creato fra lui e Omar un legame così indissolubile da generare la possibilità di un interscambio.
Nel cortometraggio Saponara guarda il mondo attraverso lo sguardo di Omar e Omar lo guida nel cammino aiutandolo a calarsi all’interno delle cose per scoprirne l’anima, la bellezza e il senso.
Il suo “ Omar” che in modo istintivo con fiuto e sensibilità eccezionali, lo guida nella sua personale ricerca, non ci appare molto diverso dal corvo pasoliniano di “Uccellacci e uccellini“ed è lui il vero protagonista del cortometraggio di Saponara perché è attraverso di lui che vengono filtrati incontri, paesaggi, luoghi e odori di una città a cui l’autore vuole rendere omaggio: Pesaro.
Ufficio stampa
Accademia Mondiale della Poesia
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