Concluso vertice Organizzazione Mondiale della Sanità
24/06/2009
Con un Documento di “Raccomandazioni” ed una Dichiarazione finale (la “Dichiarazione di Venezia”), si sono conclusi al Lido di Venezia i lavori del vertice dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che, per due giorni, ha visto i responsabili sanitari di 35 Nazioni del Mondo confrontarsi sul tema “Massimizzare le Sinergie Positive tra Sistemi Sanitari e Iniziative Globali”, ovvero individuare le modalità più efficaci per fare in modo che i fondi investiti nella lotta a malattie specifiche vadano anche a migliorare complessivamente i sistemi sanitari nazionali. All’importante appuntamento, la Regione del Veneto è stata rappresentata dall’Assessore alla Sanità Sandro Sandri. “Gli esiti di questo vertice – sottolinea Sandri – sono stati rilevanti, soprattutto per alcuni passaggi delle Raccomandazioni e della Dichiarazione, nei quali ritroviamo alcuni punti fermi delle nostre politiche sanitarie. Mi riferisco prima di tutto al richiamo sul ‘ruolo centrale giocato dalle Comunità locali e sulla loro capacità di contribuire alle attività di programmazione e di sviluppo dei sistemi sanitari’: è la tesi che sosteniamo da tempo anche in sede Comunitaria, dove abbiamo fortemente contribuito alla nascita del G6 delle Regioni dell’Unione Europea come interlocutore tecnico della Commissione in materia di programmazione sanitaria.”. “Molto bene – secondo Sandri – anche il punto nel quale si sottolinea che ‘prerequisiti al miglioramento dei risultati sanitari sono le politiche di assistenza primaria e di pianificazione nazionale sostenute da tutti i settori dello sviluppo’: vale a dire intendere la sanità non solo come centro di spesa, ma anche come risorsa intimamente collegata alle possibilità di crescita economica di un territorio. Opportuna e centrata – secondo l’esponente veneto – anche la raccomandazione a ‘ridurre duplicazioni e frammentazione degli interventi per un utilizzo migliore delle risorse’, vale a dire un forte richiamo alla lotta agli sprechi, che tanti danni ancora provocano nei conti sanitari nazionali ancorchè, nel nostro Paese, ascrivibili ad un certo numero di Regioni di una certa area gerografica”. Nei documenti scaturiti dal vertice OMS di Venezia emergono altri importanti aspetti, come la raccomandazione a promuovere la capacità dei Paesi di avviare processi di programmazione che vedano un miglior allineamento delle risorse; a promuovere il significativo coinvolgimento della società civile nei processi di governance e nell’erogazione dei servizi; a stimolare la capcità dei Paesi di generare ed utilizzare nuove conoscenze scientifiche. Riconosciuto anche “il bisogno urgente di sviluppare ed implementare il personale sanitario, aumentando la formazione e l’aggiornamento professionale e l’incentivazione”. “Una raccomandazione quest’ultima – dice Sandri – che ci conforta nella nostra iniziativa verso il Governo nazionale volta ad ottenere maggiore elasticità nell’utilizzo dei fondi sanitari da utilizzare per l’assunzione del necessario personale, pur senza sforare il Patto di Stabilità”.