Il vino come ponte fra Venezia e l’Armenia
Grazie ad un progetto di cooperazione promosso dalla Regione Veneto e dalla Camera di Commercio di Venezia, volto a sostenere le aziende vinicole della Repubblica d’Armenia, le due terre torneranno vicine come un tempo, quando l’una rappresentava la piattaforma strategica per i traffici veneziani verso la Persia, l’altra il primo insediamento dei Padri Armeni della Congregazione Mechitarista, realtà ancor oggi attiva nell’isola di S. Lazzaro.
Il progetto, finanziato con un contributo di 25mila euro da parte della Regione e di 10mila euro dall’ente camerale, intende sostenere il settore vitivinicolo armeno, considerato dal Governo locale uno dei fiori all’occhiello dell’economia, offrendo a tredici imprenditori e tecnici del settore, l’occasione di confrontarsi con alcune aziende del nostro territorio sulle tecnologie innovative per la produzione dell’uva, sul mantenimento della qualità del prodotto, sulla promozione e l’export dei vini verso nuovi mercati.
“Abbiamo puntato su questo settore perché il vino è da sempre la forza, la storia e la tradizione del Veneto, nonché un prodotto ad alto potenziale di sviluppo per la ripresa economica dell’Armenia, che già conta su una buona tradizione nei distillati – ha spiegato Romano Tiozzo, segretario generale della Camera veneziana, alla presentazione del progetto, che ha visto partecipi Bruno Canella, promotore dell’iniziativa in seno al Consiglio regionale, Hrach Kaspar, consigliere economico-commerciale del Ministro degli Esteri armeno e Padre Jacques Bezdikian, vicario generale della Congregazione Armena Mechitarista dell’isola di S. Lazzaro – l’idea è di creare un mercato in cui ci sia spazio per la produzione e la commercializzazione di nuovi vini, quelli di consolidata qualità come i vini italiani e altri che stanno nascendo, senza alcuna concorrenza fra i due prodotti”.
Due le fasi principali del progetto: la prima al via in questi giorni, è la visita nelle aziende vitivinicole di Lison di Pramaggiore, nel veneziano, da parte dei tecnici armeni, che frequenteranno anche un seminario di formazione tenuto da Giovanni Cargnello, docente universitario e direttore della SOC di Tecniche Colturali dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano; la seconda fase invece, di studio e di approfondimento, prevista per la fine di agosto, si svolgerà direttamente in Armenia, per consolidare le relazioni commerciali tra le imprese venete e armene del settore.
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