Vino: Australia sorpassa Italia negli Usa
All’Italia - sottolinea la Coldiretti - rimane tuttavia il primato delle esportazioni in valore nonostante il calo del 21 per cento nettamente superiore a quello del 3,2 per cento che si è verificato per i vini australiani, nello stesso arco di tempo.
La produzione Made in Italy peraltro - continua la Coldiretti - resiste molto meglio degli altri paesi produttori europei concorrenti con la Francia che registra in valore un vero tracollo con meno 39 per cento, seguita dalla Spagna (-29 per cento). Ad avvantaggiarsi con aumenti delle quantità esportate sono in genere i nuovi paesi produttori con Cile, Argentina e Nuova Zelanda che hanno adottato politiche di piu’ basso prezzo anche grazie al vantaggio competitivo con i paesi europei provocato dall’Euro forte.
In questo momento di revisione delle regole di mercato a livello comunitario, i paesi produttori europei e l’Italia in particolare non devono - sostiene la Coldiretti - fare l’errore di cadere nella trappola di una corsa al ribasso nelle garanzie di qualità e di tutela della tradizione che rappresentano il vero valore aggiunto della produzione, grazie al legame con il territorio.
Con 47 milioni di ettolitri prodotti l'Italia - conclude la Coldiretti - rimane il maggior produttore ed esportatore mondiale con il 60 per cento della produzione vinicola nazionale a denominazione di origine: 477 vini di cui 316 a denominazione di origine controllata (Doc), 41 a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 120 a indicazione geografica tipica (Igt).