Il Consorzio di bonifica Pianura Veneta tra Livenza e Tagliamento auspica che le indagini avviate possano fare piena luce sui fatti e sui colpevoli del grave episodio di danneggiamento dell’ambiente, avvenuto di recente a Valle Vecchia. Le prime opere di rinaturalizzazione del comprensorio, compresa l’area umida di Falconera oggetto del danneggiamento, sono state progettate e realizzate, in concessione regionale, dal Consorzio di bonifica nella seconda metà degli anni '90; nel 1999 sono state collaudate e consegnate per la gestione all'Azienda Regionale Veneto Agricoltura.

E' naturale, pertanto, che il danneggiamento abbia suscitato nel nostro ente un'amarezza, che va al di là del grave danno ambientale arrecato all'area, condiviso con tutti coloro che sono sensibili ai temi ambientali, poiché ha colpito una realizzazione di cui il Consorzio va particolarmente fiero (avendone a suo tempo intuito l’utilità per la valorizzazione del territorio) e della quale attualmente viene riconosciuta la validità e l'importanza.

La speranza è che il danno possa in qualche modo essere riassorbito senza compromettere in maniera permanente l'ecosistema, che era stato ricreato e senza causare ritardo nell'avvio della successiva fase dei lavori per la completa naturalizzazione del comprensorio di Valle Vecchia, i cui studi di fattibilità e progettazione, avallati dal comitato tecnico scientifico nominato dalla Regione Veneto, sono pronti per essere sottoposti alle dovute approvazioni e concertazioni.

Gli enti interessati alla completa naturalizzazione, come defintiti dal Protocollo d’Intesa sottoscritto, sono: il Consorzio di bonifica per la progettazione e la realizzazione degli interventi di valorizzazione idraulico-ambientale e per il coordinamento progettuale generale; “Veneto Agricoltura” per gli interventi di carattere agroforestale e di fruizione turistico-ambientale; la Regione Veneto ed il Comune di Caorle in qualità di amministrazioni pubbliche proponenti e delegate al reperimento delle risorse economiche necessarie.

In particolare, il progetto preliminare del primo lotto prevede la riapertura alla laguna e la naturalizzazione del canale Baseleghe intercluso, che verrà riaperto rimettendo in diretto collegamento il canale Cavanella con la foce Baseleghe, nonchè la creazione di nuove zone umide aperte alla libera espansione delle maree. Saranno ricreati tipici ambienti lagunari retrodunali, ottenendo luoghi privilegiati per numerose specie di uccelli stanziali e di passo.

“Veneto Agricoltura”, dal canto suo, curerà le opere di carattere agroforestale, la realizzazione dei percorsi di fruizione e, così come per le opere esistenti, sarà l'ente consegnatario delle opere per la gestione e la manutenzione.

Anche questi nuovi progetti creano e creeranno dibattito, come già avvenuto con i primi interventi su Valle Vecchia e come è giusto che sia in un paese democratico, ma il Consorzio di bonifica Pianura Veneta tra Livenza e Tagliamento rimane fermamente convinto della validità idraulica, nonchè ambientale dei nuovi interventi e del contributo che la loro realizzazione darà alla formazione di quella coscienza ambientale utile e diffusa, che è la migliore assicurazione contro il ripetersi di simili atti vandalici.