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Turismo Veneto: contro la crisi gioco di squadra tra imprese

21/07/2009
L’obiettivo che si cercherà di raggiungere è di quelli ambiziosi, vale a dire “Mettere le ali al Veneto”, per usare lo slogan coniato ad hoc per il convegno tenutosi a bordo della nave da crociera MSC Armonia, ormeggiata al porto di Venezia. Al centro del dibattito lo “stato dell’arte” del turismo in quella che, dati alla mano, è la regione che da sola riesce a muovere il 16% dell’indotto economico di settore su scala nazionale. In soldoni circa 12 miliardi di euro, grazie ad una forza lavoro di 416 mila addetti. Numeri sontuosi e da far invidia a tutte le altre realtà italiani, ma sui quali, come ha avvertito l’assessore regionale Franco Manzato «Non si può e non di deve vivere di rendita. Le risorse per investire sul turismo, più di quanto si stia già facendo, sono molto minori rispetto alle enormi potenzialità di un territorio come il nostro, che nell’arco di 150 chilometri offre all’utenza di tutto e di più. La Regione non ha la bacchetta magica, per questo settore – ha sottolineato Manzato – si sta facendo molto: in prospettiva per non disperdere un così grande potenziale è necessario lavorare ad una crescente e più adeguata formazione dei dirigenti turistici».

La tavola rotonda tenutasi a Venezia è stata organizzata da Assoturismo Veneto (alla prima “uscita” ufficiale dalla sua nascita, ndr), il cui responsabile Maurizio Francescon ha sottolineato: «Il turismo tocca l’economia a 360 gradi e quindi ne è il volàno ideale. Tuttavia il mercato del turismo si evolve quotidianamente, di conseguenza l’unica strada da percorrere per rispondere a tali cambiamenti è quella dell’innovazione. Ad esempio non è possibile che nel 2009 per aprire un albergo siano necessarie 27 diverse pratiche! Occorre aumentare la dotazione finanziaria del Fondo previsto dalla legge quadro finalizzandolo allo sviluppo dei sistemi turistici locali, all’attivazione dell’assegno-vacanza ed alla possibilità di acquisizione della proprietà degli immobili ricettivi da parte degli affittuari».

«Né il settore del turismo, né il Veneto, sono immuni dall’attuale congiuntura economica che penalizza tutto il Paese – ha aggiunto Maurizio Franceschi, direttore regionale Confesercenti – e ne deriva quindi l’urgenza di escogitare nuovi sistemi. In che modo? Sbarrando le porte all’individualismo, il che significa che le imprese devono rinunciare alle logiche autoreferenziali. Tutte le imprese meritano pari dignità, ma per far ciò serve un crescente supporto da parte delle istituzioni. Occorre un recupero della funzione esercitata dal Governo e dal Dipartimento del Turismo, così da favorire l’elaborazione di interventi e strumenti condivisi da Enti e Istituzioni locali ed imprese, esercitando un ruolo di effettivo coordinamento della politica regionale di settore».

Promozione, comunicazione, qualità dell’accoglienza, turismo in rete, trasporti ed infrastrutture, agenzie di viaggio, ristorazione e altri ancora i temi toccati nel corso del convegno che, dunque, è servito per rimarcare la centralità del turismo per il rilancio dell'economia della regione. Un dibattito proficuo sulle tematiche e le criticità più rilevanti del settore, ma soprattutto sulle opportunità di sviluppo e crescita del turismo veneto, a sostegno degli operatori che svolgono la loro attività sul territorio.

Al meeting hanno partecipato inoltre Piergiovanni Brunetta (presidente Confesercenti Veneto), Massimo Bertoldero (area manager Triveneto di MSC Crociere), Danilo Lunardelli (presidente Metadistretto), Ubaldo Lonardi (presidente Azienda per il Turismo Padova Terme Euganee) e il neo assessore al turismo della Provincia di Venezia Giorgia Andreuzza.

M.D.L.

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