Quasi 9.000 imprese italiane ( tra spa e srl) fuorilegge
Mentre per l'Italia, il Veneto ed il Trentino Alto Adige tra le imprese senza controllo vi è una maggioranza di srl (rispettivamente il 62,03%, il 65,55% ed il 68,29% del totale); per il Friuli Venezia Giulia la situazione è opposta, infatti il 59,36% delle imprese "senza controllo" è una spa. La provincia di Venezia segue l'andamento della sua regione e di conseguenza l'andamento nazionale con il 72,92% delle imprese "senza controllo" in forma di srl.
Il collegio sindacale è un organo obbligatorio per le spa, mentre per le srl, solo se il capitale sociale supera 120.000 euro ed anche quando, pur in presenza di un capitale sociale inferiore, la società supera per due anni consecutivi almeno due dei tre parametri stabiliti dalla legge con riguardo al totale delle attività, al volume dei ricavi e al numero dei dipendenti . Un sistema di vigilanza la cui assenza spesso, come testimoniato da studi del settore, rende più alto il rischio di fallimento per le imprese.
“È incredibile che ancora oggi, dopo i tanti scandali e la crisi economica e finanziaria che hanno messo in evidenza la centralità del tema dei controlli, non esistano sanzioni tanto pesanti quanto automatiche per quelle società che si guardano bene dal nominare il collegio sindacale, pur essendo a ciò obbligate dalla legge – osserva Massimo Miani, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia – Se la scusa è quella del costo del collegio sindacale, perché di scusa si tratta, per evitarlo è sufficiente svolgere attività di impresa sotto forme giuridiche che non attribuiscono il beneficio della limitazione della responsabilità patrimoniale, come ad esempio le società di persone. Nessuno è obbligato a fare piccola e media impresa nella forma di società di capitali, ma se si sceglie questa forma per fruire del beneficio della responsabilità limitata verso i terzi, bisogna allora accettare di pagarne il prezzo sotto forma di costo dei controlli a tutela di quei terzi cui si può opporre la limitazione della propria responsabilità in caso di dissesto”.
Sulla stessa linea Massimo Da Re, coordinatore del Cesdoc “ In un momento difficile dell’economia è essenziale che vengano fornite quelle garanzie che solo uno strumento come il collegio sindacale, che opera a monte delle decisioni societarie può offrire. Infatti seguire e monitorare in diretta i processi vuol dire anticipare quelle criticità che spesso il revisore esterno, quando arriva ormai a giochi fatti, può soltanto certificare.”
Sabino Cirulli – Ufficio Stampa Cesdoc ( Centro Studi dei Dottori Commercialisti di Venezia)
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