Il Cattivo Tenente
Ma andiamo per ordine, Abel Ferrara ha disseminato i suoi film di alter ego, di personaggi maledetti che in qualche modo lo rappresentano: omosessuali, tossicodipendenti e balordi segnati dal senso del peccato che li costringe inevitabilmente a fare i conti con una religiosità opprimente e con un demiurgo pantocratico pronto a incenerire, nella sua infinita misericordia, i propri figli ribelli.
Nelle mani di Herzog la storia del cattivo tenente Terence diventa una sorta di parabola sulla ricerca del limite, fisico, etico o istituzionale che sia.
Dove finisce la libertà personale e dove inizia la convenzione sociale? L’uomo di Herzog è sempre in bilico tra natura e socialità.
Il sacro di Ferrara è segnato da un angelo sterminatore davanti al quale possiamo solo piangere e prosternarci. Il Sacro di Herzog è un coccodrillo morto in una strada periferica di New Orleans ucciso da un’auto. La natura potente, irresponsabile e ferita che ci guarda e ci interroga.
Mariateresa Crisigiovanni