Ormai accertati i cambiamenti climatici in atto, che minano il futuro delle coste a causa del paventato aumento del livello delle acque marine, è la mitigazione dei loro effetti, l’obiettivo che accomuna gli enti gestori dei delta fluviali di tutto il mondo: è questo il filo conduttore degli interventi al Convegno Internazionale sulle Lagune, terminato a Taglio di Po, in provincia di Rovigo, per iniziativa della Regione Veneto e del Consorzio di bonifica Delta Po Adige; unanime è stata così l’indicazione di “mettersi in rete”, creando un network per lo scambio di esperienze.

Ne è diretta conseguenza la creazione del Laboratorio Internazionale sulle Lagune, che avrà sede nei locali di Ca’ Vendramin, evocativo immobile della Bonifica polesana e che ha preso concreto avvio, presente l’Assessore della Regione Veneto, Maria Luisa Coppola e numerose autorità locali, proprio con l’organizzazione del simposio, cui sono intervenuti esperti da Spagna, Gran Bretagna, Vietnam, Australia, Argentina oltre che dai principali ambienti lagunari italiani: dalla Puglia alla Toscana, dalla Sardegna al Friuli Venezia Giulia, dall’Emilia Romagna al Veneto.

Cresciuta all’interno dell’associazione Deltamed, cui fanno riferimento gli enti gestori delle principali foci fluviali mediterranee, l’idea del Laboratorio sulle Lagune è sostenuta da un’apposita Fondazione, di cui sono soci fondatori la Regione Veneto, la Provincia di Rovigo, l’Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po ed il Consorzio di bonifica Delta Po Adige. La struttura, che si avvarrà dell’esperienza delle Università di Padova, Venezia e Ferrara, è aperta a collaborazioni scientifiche e, primi a candidarsi, sono stati il Politecnico di Barcellona e l’Università di Saragozza.

Obbiettivo della struttura sarà coniugare approcci teorici e sperimentali, di cui il numero zero della nuova collana di Quaderni è un primo esempio.

Ufficio Comunicazione

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Documento conclusivo Convegno

Il Convegno internazionale si è prefisso l’obiettivo di analizzare e confrontare le problematiche poste dall’esigenza di mantenere in equilibrio le complesse esigenze idrologiche, ambientali e produttive delle Lagune in Italia e in altri Paesi europei ed extraeuropei.

Il Convegno organizzato dalla Regione del Veneto e dal Consorzio di bonifica Delta Po Adige, al quale la Regione stessa ha affidato la gestione e l’esercizio delle lagune del Delta del Po, ha visto la presenza di eminenti autorità, esperti e studiosi nel comparto degli ambienti lagunari e delle aree umide di varie parti del mondo.

Nel corso del Convegno, assieme alle relazioni sulle lagune italiane sono state esposte le problematiche concernenti le lagune e le aree umide della Spagna, della Gran Bretagna, dell’Argentina, del Vietnam e, seppur con un breve intervento telefonico da Porto Alegre, quelle dello Stato brasiliano di Rio Grande do Sul.

Gli esperti e gli studiosi intervenuti sono stati concordi sulla esigenza di mettere in rete i problemi e le esperienze maturati nei delta, nelle lagune e, in generale, nelle aree umide del pianeta.

Tale rete potrà far capo ed essere coordinata da una sede scientifica come quella rappresentata dal “Laboratorio internazionale Delta e Lagune Ca’ Vendramin”, che, con la presenza di qualificati esperti e studiosi, potrà contribuire in modo interdisciplinare ad avviare a soluzione le problematiche emerse nei delta e nelle lagune del mondo.

Gli intervenuti hanno anche preso atto della volontà della Regione del Veneto di avvalersi del Laboratorio per favorire specifici interscambi internazionali sulle tematiche lagunari, come quella recentemente avviata con il progetto di cooperazione decentrata FAO-IMOLA nella Laguna di HUE in Vietnam.

In conclusione, i partecipanti al Convegno condividono la opportunità di:

• Costituire un net work internazionale dei delta e delle lagune del mondo con sede a Ca’ Vendramin, Taglio di Po (Rovigo), facente capo al “Laboratorio internazionale Delta e Lagune Ca’ Vendramin”;

• Collaborare nelle forme e nei modi che ciascuna realtà deltizia e lagunare riterrà opportuno, anche tramite l’Associazione Delta Med, con il Laboratorio internazionale per interscambi, programmi e progetti operativi;

• Impegnarsi per chiamare a far parte del Laboratorio gli organismi preposti alle lagune e alle aree umide di altri Paesi del mondo non ancora presenti, anche con le proprie Università;

• Diffondere le iniziative, gli studi e gli interventi realizzati dal Laboratorio per contribuire alla soluzione dei problemi posti dalla necessità di contemperare le complesse esigenze idrologiche, ambientali e produttive delle lagune e delle aree umide e costiere del pianeta.