E’ nata Artigianfidi Serenissima Venezia
E’ il caso di ricordare che Basilea 2 cambierà radicalmente i rapporti tra banche e imprese: gli Istituti di credito, infatti, andranno a classificare la clientela in base alla sua “rischiosità” e al grado di solvibilità immediata attraverso procedure di rating, e con questi criteri decideranno linee di credito e tassi da applicare. Quanto alle strutture di garanzia delle Associazioni di rappresentanza, essere all’altezza di questa nuova situazione imporrà loro di diventare veri e propri intermediari finanziari, vigilati dalla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 107 del Testo Unico Bancario, dotandosi di maggiori capitali, procedure più complesse e via dicendo. Fisionomia e compiti nuovi, dunque, per i quali serviranno spalle sempre più robuste.
“Il fatto di dar vita ad un organismo unico” osserva ancora Bugin “consente una crescita decisiva per dotare artigiani e piccole imprese di uno strumento sempre più efficace, attrezzato ad essere un valido supporto per accedere al credito a condizioni favorevoli”.
Strumento tanto più efficace in quanto inserito in un processo a scala regionale: la settimana scorsa, infatti, si è anche completata la trasformazione di Sviluppo Artigiano, il consorzio tra le strutture provinciali del credito della CNA del Veneto, in intermediario vigilato, sempre ai sensi dell’art. 107 T.U.B.
“Si tratta di sforzi senz’altro importanti” commenta a riguardo il presidente provinciale della CNA veneziana Massimo Fiorese “ma doverosi per far fronte al meglio ad impegni finora inediti, e ad un ruolo che le nuove regole rendono sempre più essenziale”.
Il gruppo dirigente di Artigianfidi Serenissima Venezia è composto – oltre che dal già citato Armando Bugin – da Pierantonio Volpi, imprenditore di Marghera (vicepresidente), Giampaolo Buchi di Venezia, Domenico Fiore (Scorzè), Calisto Regazzo (San Donà), Cristian Bergamo (Marghera) e dai portogruaresi Giancarlo Zecchin e Giuseppe Marson.