Ricordato a Pistoia Sergio Civinini, scrittore e giornalista
11/10/2009
A Pistoia, nella bella cornice di Palazzo Puccini, l’Associazione culturale Libreria dell’Orso, ha ricordato per i suoi ottant’anni, lo scrittore e giornalista Sergio Civinini, nato nella cittadina, in via del Vento - oggi via Ventura Vitoni - il 1929. Rimasto orfano di padre, nell’immediato dopoguerra, fa i lavori più disparati, persino quello di togliere le mine sulla direttissima Firenze Bologna. Tra il 1947 e il 1951 entra come operaio nelle officine San Giorgio e, in quello stesso periodo, comincia a scrivere racconti e a collaborare con periodici e quotidiani: «Toscana Nuova», «l’Unità» e, soprattutto, «Il Nuovo Corriere» diretto da Romano Bilenchi. Dal 1948 al 1956, anno della chiusura del giornale, si occuperà, come responsabile, della redazione di Grosseto, dove conosce la collega Olga Bonanni, che poi diventerà sua moglie. Dopo aver lavorato per «Il Paese» (prima nella redazione di Grosseto, poi in quella di La Spezia), si trasferisce a Roma nei primi anni Sessanta. Dopo un lungo periodo di disoccupazione inizia l’attività di giornalista agricolo negli uffici stampa di diverse associazioni di categoria. La sua vocazione resta comunque quella della scrittura narrativa: nel 1955, nella collana «I gettoni», diretta da Elio Vittorini, è uscito il suo primo volume di racconti, Stagione di mezzo, al quale segue, nel 1964, Una sera con te, edito da Vallecchi nella collana diretta da Bilenchi e da Mario Luzi. Dopo il 1964 non smette di scrivere, anche se le sue pagine non approdano alla pubblicazione: resta inedito, tra l’altro, il romanzo L’ultimo volo del gabbiano. A Roma scompare prematuramente nel 1987. All’iniziativa, patrocinata dal Comune di Pistoia e sostenuta dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, hanno partecipato vari rappresentanti delle autorità locali, fra cui l’Assessore alla Cultura Rosanna Moroni, oltre a numerosi colleghi giornalisti ed amici. Di particolare interesse l’intervento del prof. Giovanni Capecchi, presidente dell’Associazione culturale che ha organizzato l’iniziativa e quello dell’editore Fabrizio Zollo fondatore della casa editrice Via del Vento che ha recentemente riproposto un suo bel racconto giovanile L’operaio muto, edito da Vallecchi nel 1964.
Barbara Civinini
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