E’ stata presentata nella sala del rettorato dell’Università di Ca’ Foscari la nuova annata sportiva della Pallamano CUS Venezia Handball. Una particolare attenzione è rivolta alla Prima squadra che, sabato 17 ottobre 2009 (ore 20.30), debutterà nel campionato di serie A2 in trasferta a Cassano Magnago (Varese). Una stagione carica di aspettative e ambizioni per il ringiovanito “sette” orogranata allenato da Claudio Morandin.

Tuttavia, al di là dell’aspetto strettamente agonistico, il CUS Venezia, inteso come società, non nasconde la sua volontà di volersi giustificatamente candidare al ruolo di vero riferimento per il Centro Storico di Venezia, che da anni è privo di una società di riferimento, nella quale immedesimarsi per un grande progetto sportivo. Le basi del CUS, infatti, sono solide: è espressione di una città universalmente ammirata; ha il più grande numero di soci della città; è espressione di istituzioni autorevoli quali le Università; ha propri impianti, strategicamente ubicati vicino a piazzale Roma, simbolico trait d'union fra Centro Storico e terraferma.

L'obbiettivo è quindi dichiarato, vale a dire raggiungere e confermare i massimi livelli nello sport della pallamano, ben sapendo che ciò non può che nascere dalle relazioni con la comunità: ecco, quindi, il “Community Team”, un progetto la cui strada è stata tracciata, perché l'unica in grado di garantire la fidelizzazione dello sponsor, grazie al marcato rapporto con il territorio. I primi importanti passi in tale direzione sono già stati fatti, come dimostra il fatto che il CUS da quest’anno conta, oltre al main sponsor Casinò di Venezia, su altri partner quali Info Solar Center (che con il marchio Casa Isi Più darà il nome al Palacus di Fondamenta dei Cereri), Thetis e Banca del Veneziano.

Il progetto di “Community Team” poggia su tre pilastri: il consiglio direttivo, la compartecipazione dei “soci”, gli sponsor.

Il ruolo dello sponsor è di contribuire a sostenere il Centro Universitario Sportivo nel raggiungimento degli obbiettivi, sociali ed agonistici, di un “community team”. Il ritorno economico è garantito sia dall'ampliamento della platea d'interesse attorno allo sport della pallamano ed al suo progetto veneziano, sia dalla possibilità di intervenire con azioni mirate sulla platea dei soci, quanto più ampio sarà il loro numero e la capacità di essere “massa critica”. Agli Enti Locali spetta, invece, il compito di garantire le migliori condizioni per il dispiegarsi di un progetto, che punta a migliorare l' “humus cittadino”.

Il progetto di “community team” affianca una componente agonistica di vertice al radicamento societario nel territorio. Poste le basi, il CUS Venezia dovrà diventare la società di riferimento per un vasto bacino sovracomunale, non esulando dalla filosofia del “diventare grandi in casa”: punterà ai vertici sportivi, valorizzando le risorse umane, espresse da una diffusa presenza locale. Per ottenere ciò, è indispensabile attivare positive relazioni con le vicine società di pallamano, proponendo una collaborazione volta alla crescita reciproca e mettendo a disposizione la struttura organizzativa. In questo senso va l’accordo raggiunto con la Pallamano Oderzo.

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