Mercati: zootecnia in affanno
Il mercato avicunicolo, nelle ultime settimane, è stato caratterizzato da una fase di assestamento, dopo un periodo abbastanza soddisfacente. Qualche timido segnale positivo, dopo una forte stagnazione, è stato rilevato da Ismea nel segmento dei conigli. Per le altre specie avicole, tacchini, galline ecc., persistono evidenti incertezze, tranne che per il comparto delle uova che sta mostrando una fase di crescita.
Nel settore bovino i listini evidenziano una sostanziale stabilità delle quotazioni, con lievi aggiustamenti al ribasso su alcune piazze. Per i capi vivi da macello le rilevazioni Ismea sembrano confermare un ritmo stabile degli scambi, ma a prezzi inferiori rispetto allo scorso anno; le transazioni sono diminuite nel comparto dei vitelloni e delle vacche. Aumentate in quello dei vitelli.
Confagricoltura segnala grosse incertezze e tensioni nel settore suinicolo. La tendenza complessiva dei valori medi di mercato per i capi da macello - appartenenti o meno al circuito del tutelato - volge al ribasso.
Anche lâattività della CUN (la Commissione Unica Nazionale costituita nellâambito degli accordi sottoscritti un anno fa dalla filiera) risente della situazione di incertezza non riuscendo a trovare un accordo, per la terza settimana consecutiva, su quotazioni condivise tra allevatori e macellatori.