Un master per la parola che fa più paura
Se il mondo della Medicina sta cercando di modificare i propri paradigmi per riuscire a rispondere a esigenze di cura che devono fare i conti con l'inevitabilità della morte, dall'altro né il mondo della Psicologia né quello dell'Educazione/Formazione o quello dei servizi sociali hanno ancora sviluppato in Italia sistemi adeguati di discussione e presa in carico di questi temi e delle esigenze che li muovono. Accade così che la Medicina si apre a discussioni sui problemi della gestione della cura dinanzi alla morte, a quelle tra qualità della vita e principi di autodeterminazione, tra desistenza terapeutica e principio di autodeterminazione mentre le altre branche del sapere non colgono se non in forma assolutamente sporadica la complessità della situazione.
LâUniversità degli Sudi di Padova è stata la prima in Italia, lo scorso anno, ad attivare il Master in Death Studies & End of Life (Studi sulla morte e il morire per il sostegno e lâaccompagnamento) rivolto a medici, consulenti, psicologi, filosofi, educatori e operatori della salute per formare figure professionali capaci di gestire le relazioni di aiuto nei processi di separazione, perdita e lutto.
Il Master âDeath Studies & the End of Lifeâ, voluto e promosso dalle Facoltà di Scienze della formazione, Psicologia e Medicina e chirurgia di Padova, già lavora, primo in Italia, per rispondere a tali esigenze di formazione al fine di offrire una possibilità di formazione a chi già lavori o intenda farlo nel progetto innovativo voluto dal legislatore, e questâanno, per aderire alle esigenze di tale cambiamento, verranno ulteriormente approfonditi i temi inerenti al lavoro di rete per la gestione della terminalità e le specificità dellâintervento palliativo, visto non solo dal punto di vista medico, ma anche operativo, dunque relazionale e quindi psicologico, educativo e sociale.
"à uno spazio di formazione specifico e assolutamente nuovo sui temi della morte ma anche della fine-vita, del lutto, della perdita â dice la Professoressa Ines Testoni responsabile del Master - che non si limita ad analizzare il problema solo da un punto di vista bioetico, al quale viene dato comunque un ampio spazio di riflessione, ma â in modo unico in Italia - lo considera anche nelle sue componenti più vaste: culturali, sociale, filosofiche, antropologiche e ovviamente psicologiche e sociali."
Le altre novità che vengono introdotte in questa sua seconda edizione sono numerose, per esempio lâapprofondimento attraverso tecniche psicodinamiche di tipo psicodrammatico delle rappresentazioni personali della morte da parte dei corsisti e unâattenzione speciale ai temi dellâeducazione al tema della morte nella scuola, intesa come promozione culturale di una diversa sensibilità rispetto ai temi del vivere e del dover morire, cui si collega inevitabilmente la predisposizione di momenti di riflessione sugli specifici problemi dellâinsegnamento e del rapporto con le famiglie.
Le iscrizioni al Master Death Studies & the End of Life: Studi sulla morte e il morire per il sostegno e lâaccompagnamento sono aperte fino al 10 novembre 2009.
Sito: http://endlife.cab.unipd.it/master
Per informazioni: ines.testoni@unipd.it
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