Lettera aperta di Massimo Gargano, presidente A.N.B.I.
La “cultura della politica” si misura dalla capacità di prevenire le situazioni, adottando i necessari provvedimenti. In Italia, invece, prevale la cultura delle contraddizioni e così, di fronte ad una Penisola a crescente rischio idrogeologico, non si stanziano adeguate risorse per la prevenzione sul territorio, continuando a privilegiare la logica dell’emergenza.
Bisogna altresì adeguare il cosiddetto reticolo idraulico alle esigenze di un territorio sempre più urbanizzato ed in crisi di fronte alle mutate condizioni degli eventi atmosferici; va avviato un Piano Nazionale degli Invasi, che difenda i centri abitati dalle masse d’acqua alluvionali e serva contemporaneamente da riserva per i momenti di siccità; va lanciata una grande opera di stabilizzazione dei territori montani, sempre più abbandonati e per questo sempre più pericolosi per le conseguenze, a valle, del loro dissesto ambientale.
Analoga contraddizione vige anche in campo agricolo: se da un lato, la Chiesa e la FAO insistono per migliorare la produttività e combattere la crescente fame del mondo, in Italia si penalizza il Piano Irriguo Nazionale, determinante per garantire, alla nostra agricoltura, competitività internazionale.
Non solo: l’attività di Bonifica e di gestione idraulica del territorio risulterà determinante per il futuro alimentare del Pianeta. In Italia, l’esperienza dei Consorzi di bonifica, modello a livello internazionale, è oggi messa in discussione, seppur rappresenti non solo un ineguagliabile bagaglio di conoscenze, ma anche l’unico esempio di federalismo fiscale applicato, nonchè un patrimonio di progetti concreti, a servizio del Paese, immediatamente cantierabili ed in grado quindi di dare risposte occupazionali.
Riflettere su tutto questo, significa creare i presupposti per un futuro più sicuro per le nostre comunità, interrompendo la logica delle tragedie annunciate e non ascoltate.
Massimo Gargano
Presidente A.N.B.I.