Tajani: politica europea trasporti e sviluppo sostenibile
Di recente la questione delle infrastrutture è balzata in primo piano sulla scena politica europea, allorché si è trattato di decidere gli strumenti per il rilancio dell’economia. Il rallentamento economico ha inciso gravemente sui trasporti europei e, in particolare, sul trasporto merci, con un calo del relativo volume compreso fra il 30 e il 40%, a seconda dei modi di trasporto e degli operatori del settore. L'Unione europea ha appena contribuito, dalla Conferenza che si è appena tenuta a Napoli, con 500 milioni di euro allo sforzo di ripresa economica, sostenendo grandi progetti di infrastrutture come parte essenziale della risposta alla crisi economica. Ho fimato a Napoli le decisioni che riguardano il primo gruppo di progetti finanziati. Si tratta di un ammontare di circa 250 milioni di euro, che coinvolge undici Paesi dell’Unione e copre tutte le modalità di trasporto. Nel lungo termine, dobbiamo, inoltre, potenziare la qualità delle nostre infrastrutture. Saremo così pronti quando la ripresa economica inizierà a dispiegare i suoi effetti positivi.
Quanto al futuro, la Commissione europea ha già formulato delle proposte con il Libro verde sul futuro delle Reti transeuropee dei trasporti (TEN-T). Questa strategia si inscrive in una visione più ampia e globale sul futuro della politica dei Trasporti su cui la Commissione ha in previsione di adottare un libro bianco entro la fine del 2010. Gli assi chiave saranno il controllo dell’impatto ambientale, l'integrazione delle reti e le tecnologie al servizio della riduzione del consumo energetico, della fluidità del traffico e della sicurezza.
Per quanto riguarda il primo punto, Il Presidente Barroso ha recentemente indicato come uno degli obiettivi della prossima Commissione la ‘decarbonizzazione’ dei trasporti. Quest'obiettivo richiede una migliore articolazione fra sviluppo economico e controllo dell’impatto ambientale. Occorre adottare una politica per i trasporti che miri all’integrazione modale sia dal punto di vista infrastrutturale che tecnologico. Per realizzare questo obiettivo trasversale abbiamo bisogno, in primo luogo, di reti più integrate. In passato ogni modo di trasporto ha visto la propria rete svilupparsi senza tenere conto degli altri modi. Oggi è indispensabile invertire questa tendenza. Per questo dobbiamo ottimizzare l’impiego dei vari modi di trasporto - stradale, ferroviario, aereo, marittimo, vie navigabili interne - per trovare un equilibrio intermodale.
I trasporti del futuro devono integrare le nuove tecnologie, mettendole al servizio del rendimento energetico, della fluidità e della sicurezza del traffico. I punti essenziali sono i seguenti.
Carburanti puliti e tecnologie a minore consumo di energia: Attualmente i trasporti dipendono per circa il 95% dai combustibili fossili. Per questo l'efficienza energetica è una sfida chiave dei trasporti europei del futuro, che può essere vinta mediante un maggiore utilizzo dell’elettricità o dei biocarburanti, ma anche facendo ricorso a tecniche che consentono un minore consumo di energia.
ITS e Galileo: Per quanto riguarda la fluidità, i Sistemi intelligenti di trasporto (ITS) offrono enormi opportunità di migliorare l’efficienza dei nostri trasporti. Progetti come Galileo contribuiranno a superare il problema.
ERTMS e SESAR: La tecnologia deve servire anche per la sicurezza. Aprire le reti transeuropee a un traffico più intenso nel quadro di un mercato aperto presuppone una gestione ottimale dei flussi. La Commissione dà un sostegno a numerosi progetti finalizzati a questo obiettivo, ad esempio SESAR per il trasporto aereo e ERTMS per quello ferroviario.
Da oltre quindici anni, la politica delle TEN-T si è sviluppata essenzialmente all’interno dell’Unione europea. Nel quadro della realizzazione del mercato interno, costituiva una priorità legittima. Forte degli importanti successi ottenuti, essa ha ormai raggiunto un grado di maturità tale che ci consente di metterla a disposizione dei nostri vicini. Ci apprestiamo a firmare con i Ministri dei trasporti della Federazione russa e degli Stati baltici un protocollo d’intesa sull’estensione delle Reti TEN-T verso Nord. A Napoli è stata anche inaugurata la prima edizione del Forum euro-africano sui trasporti. Gli assi della cooperazione dell'Unione europea con l'Africa sono già stati discussi, in particolare in occasione del vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione africana tenutosi nel febbraio scorso ad Addis Abeba. Un piano d'azione su reti trans africane, accordi quadro nel settore dell’aviazione, sicurezza, finanziamenti e scambi di buone pratiche è in fase di elaborazione. Infine, si dovrà definire il modo migliore per includere nell'estensione delle TEN-T i Balcani, la Turchia e il Mediterraneo occidentale.
Antonio Tajani
Vicepresidente della Commissione europea responsabile per i trasporti
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