Lezione del territorio: c'è chi non la apprende mai
03/11/2009
"Pur di fronte all’evidenza di un Paese, che “frana”, con drammatiche conseguenze anche in vite umane, è sconcertante che ci sia chi insiste nel domandarsi se si debba pagare il contributo alla Bonifica, i cui Consorzi operano quotidianamente per mantenere in efficienza una rete idraulica lunga oltre 180.000 chilometri e dotata di 754 impianti idrovori, dalla cui azione dipende la sicurezza dagli allagamenti di ampie zone del territorio italiano, in gran parte sotto il livello del mare e dove sorgono città ed infrastrutture di primaria importanza.”E’ questa la risposta di Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, ad alcune polemiche seguite alla diffusione dei dati sulla spesa media dei consorziati alla Bonifica per la difesa idrogeologica, estrapolati dal più ampio resoconto sulla contribuenza, reso pubblico annualmente in occasione dell’Assemblea A.N.B.I.. “Sarebbe opportuno che per valutare l’efficienza dei Consorzi di bonifica si tenesse conto delle spese medie degli italiani calcolate dall’Ufficio Studi CGIA Mestre e cioè: € 16,7 per l’energia elettrica, € 16,3 per il telefono, € 25,6 per il gas, € 8,5 per l’acqua potabile, ma soprattutto € 24,4 per il condominio! Credo che il raffronto fra tali dati testimoni l’economicità e il rigore della gestione dei Consorzi di bonifica, capaci di assolvere a funzioni fondamentali come la difesa idrogeologica, nonché la tutela e gestione delle acque di superficie con costi contenuti ed imparagonabili con quanto richiesto da altri gestori di servizi. Qualcuno pensa davvero di poter fare meglio?”