Corte europea dei diritti dell'Uomo e Unione europea
L' Unione europea (www.europa.eu) nasce con la CECA (Comunità europea del carbone e dell’acciaio) nel 1951 e si sviluppa successivamente attraverso la CEE (Comunità economica europea) e con la CEEA (Comunità europea dell’energia atomica) nel 1957. Le amplissime competenze di queste organizzazioni sono definite dai Trattati fondanti le suddette Comunità e ulteriormente estese dal successivo Atto unico europeo (1986). Con il Trattato di Maastricht (1992) è stata istituita l’Unione europea, che insieme alle Comunità preesistenti punta ad un’integrazione sempre più stretta tra gli attuali 27 Stati membri. In seguito sono nati il Trattato di Amsterdam (1997) e il Trattato di Nizza (2001). Da ultimo, nel 2007 è stato firmato il Trattato di Lisbona che modifica e semplifica i precedenti; entrerà presto in vigore dopo il completamento del processo di ratifica. Le sue istituzioni principali sono la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio europeo, mentre il suo organo giurisdizionale è la Corte di Giustizia dell'UE che ha sede a Lussemburgo.
Invece, la Corte europea dei diritti dell'Uomo (http://www.echr.coe.int/echr/) è stata istituita nel 1954 allo scopo di garantire il rispetto da parte degli Stati contraenti degli obblighi da essi assunti nell'ambito della Convenzione europea per i diritti dell'Uomo del 1950. Quest'ultima, la cui denominazione completa recita: "Convenzione di salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà fondamentali" è stata invece elaborata e approvata in seno al Consiglio d'Europa, istituito nel 1949, prima della nascita della CECA e quindi dell'Unione europea, rispetto alla quale ha finalità diverse. Gli Stati membri del Consiglio d'Europa, che ha sede a Strasburgo, sono 47, tra i quali i 27 Stati membri dell'UE e venti che non fanno parte dell'UE.
Pur collaborando tra loro, l'Unione europea da una parte e il Consiglio d'Europa con la Corte europea dei diritti dell'Uomo dall'altra rappresentano due organizzazioni diverse che hanno dunque differenti finalità, istituzioni e metodi di lavoro.