Biologico, ora anche sott’acqua
Unico in Italia, questo progetto di Veneto Agricoltura rientra nel “Piano regionale di intervento per il rafforzamento dell’agricoltura biologica” promosso dalla Regione Veneto, Assessorato Pesca e Acquacoltura, e vede impegnati i tecnici del “Bonello” non solo a monitorare la buona crescita dei branzini, ma anche a valutare l’entrata del prodotto certificato bio nel mercato.
Concluse infatti le fasi di allevamento, controllo e certificazione, i pesci della taglia di 450/500 grammi verranno conferiti ai mercati con un loro marchio di riconoscibilità e tracciabilità, e poi sui banchi sia della grande distribuzione, che dei mercati ittici della costa e dell’entroterra. Questa operazione, che dovrebbe coincidere con il periodo delle feste natalizie, verrà accompagnata da una fase di valutazione del gradimento da parte dei consumatori. Si vuol capire infatti se un prodotto di qualità certificata bio, incontra il gusto e… il portafoglio dei consumatori, rispetto ad un branzino allevato con il metodo convenzionale.
Allo stesso modo, questa sperimentazione pilota servirà a tutti coloro che intendono applicare la “filosofia” del biologico anche all’acquicoltura, attività storicamente presente nelle valli lagunari venete.