Piano irriguo Nazionale: in Friuli Venezia Giulia attendono 76 milioni di euro
Nel resto della regione, l’irrigazione è garantita attingendo dai bacini di Sauris (ad uso idroelettrico), Ravedis, Barcis, Redona, Selva, Zul (tutti ad uso plurimo), ma l’autonomia assicurata è pari solo ad una ventina di giorni, dopo di che si dovrà procedere a razionare gli usi irrigui. Nel frattempo sono stati sospesi gli “approvvigionamenti di soccorso”, vale a dire l’installazione di pompe provvisorie in aree non servite da rete irrigua.
Preoccupante è la situazione delle falde acquifere, che registrano riserve inferiori a quelle del 2003. “In quell’anno- conclude Gargano- si registrarono, in Friuli-Venezia Giulia, danni da siccità per 60 milioni di euro, cui vanno aggiunti i 100 milioni quantificati in questi giorni. Il Piano Irriguo Nazionale, tuttora fermo per questioni formali e di cui l’ANBI chiede l’immediato sblocco, prevede, nella regione, finanziamenti a progetti già approvati ed immediatamente cantierabili per un importo di circa 76 milioni di euro. Ancora una volta, prevenire sarebbe costato meno che riparare all’emergenza.”
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