“L’acqua non è un bene economico, ma una risorsa comune dell’umanità; pertanto bisogna abbandonare il concetto stesso di costo all’ingrosso della risorsa idrica.”

Lo afferma Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), intervenuto a Matera ad un convegno organizzato da Coldiretti Basilicata.

“Ci vuole coerenza – insiste Gargano – perché senza acqua non si fa agricoltura e la multifunzionalità agricola risponde ad esigenze plurime della nostra società: non solo alimentari, ma anche ambientali, incrementando inoltre lo sviluppo dell’economia locale. Le tragedie di Messina ed Ischia, come molte altre precedenti, sono figlie di un territorio abbandonato anche colturalmente e, quindi, non gestito.

Ma allora, perché l’acqua distribuita dall’Acquedotto Pugliese, gestito secondo logiche private, deve costare, all’imprenditore agricolo, tre volte di più di quanto si paga, se il servizio viene gestito direttamente da un Consorzio di bonifica?

L’imprenditore agricolo non chiede assistenzialismo, ma le condizioni per poter essere competitivo sul mercato. Per questo, è importante realizzare la diga di Piana dei Limiti: perché la sua acqua accorcerà la Penisola, incrementando il valore dell’economia agricola meridionale e, quindi, del sistema Paese.

Bisogna, però, passare dalla politica degli annunci alla cultura del fare, ad iniziare dal completare la riforma della Bonifica in Puglia e Basilicata; purtroppo però l’assenza, dal confronto, di parte del mondo politico, dimostra la volontà di perseguire interessi diversi da quelli del territorio.”