Incognito in concerto
La band inglese terrà al Gran Teatro di Padova l’unico concerto del Nord-Est.
Straordinari creatori di ritmo e atmosfere, gli Incognito sono l’esempio più celebre di un tipo di musica difficile da definire, post moderna, a cavallo tra i generi, ma sono senza dubbio una band che dall’anno di nascita non ha smesso di fare ottima musica, sia in studio, producendo ben 13 album, sia dal vivo, con una lunga serie di memorabili concerti.
Quando gli Incognito hanno registrato per la prima volta nel 1979, Jean-Paul Maunick, leader della band, da tutti conosciuto come "Bluey", ricorda di essersi seduto vicino al mixer e di aver pensato: "Spero che questo sia un progetto destinato a durare a lungo e ad avere successo". Nel 2005, a distanza di 25 anni da quel giorno, il gruppo festeggia il loro venticinquesimo anno di carriera, con l'uscita di un nuovo album "Adventures In Black Sunshine"; ancora oggi, nel 2009, gli Incognito che sono considerati i pionieri della scena britannica dell'Acid Jazz, sono stimati e apprezzati e seguiti da un folto pubblico.
L'esordio avviene nel 1981 con l'album “Jazz Funk”: servendosi della splendida voce di Maysa Leak, Maunick riesce a creare un genere che mescola jazz e funk, ottenendone delle atmosfere uniche. Una decina d'anni dopo, questo nuovo stile si sarebbe chiamato acid jazz. Nel 1991 gli Incognito tornano dopo un periodo di silenzio sulla scena internazionale con “Inside life”. La consacrazione avviene con l'album seguente “Tribes vibes and scribes” del 1992, dove si trova una versione rivisitata di “Don't you worry about a thing”, di Steve Wonder. Segue nel 1993 un altro successo con l’album “Positivity”. L'ultimo album, "Adventures In Black Sunshine", pubblicato nel 2004 e composto da 14 canzoni, vede l'acclamato ritorno alla voce di Maysa Leak, che canta in sette brani, incluso il nuovo singolo "Listen To The Music" e in "Everything You Heart Desires", canzone dai sapori brasiliani. Ci sono anche pezzi strumentali come "The World Is Mine" e "Beyond The Clouds", con un ritorno alle sonorità jazz-funk di un tempo, tipiche degli esordi di Bluey e compagni. Altri cantanti sono Tony Morelle, ospite fisso della line-up nei concerti live, e Imaani. I principali collaboratori di Bluey per la composizione dell'album sono stati Matt Cooper, Ski Oakenfull and Graham Harvey, tutti e tre ingredienti fondamentali dell' "Incongito sound" in tutti questi anni.