Le tre organizzazioni professionali agricole del padovano, Coldiretti, Cia e Confagricoltura, lo hanno dichiarato all’unisono, nel corso di un incontro con i consiglieri regionali eletti nel territorio: il mondo agricolo vuole essere protagonista, assieme ai Consorzi di Bonifica, delle scelte future in materia di bonifica e di sicurezza idraulica del territorio. Una dichiarazione che perciò rivendica la necessità di aprire un tavolo di concertazione con le forze politiche della Regione, alla luce della nuova legge sulla Bonifica che nei prossimi giorni si discuterà in seno al Consiglio Regionale.

“Riteniamo necessario sottolineare ai rappresentanti politici, la centralità del ruolo svolto dalle aziende agricole per la sicurezza idraulica del territorio veneto e padovano, così profondamente trasformato negli ultimi decenni dallo sviluppo urbano ed industriale – hanno detto i presidenti provinciali delle tre organizzazioni di categoria, Marco Calaon per Coldiretti, Daniele Toniolo per la Confederazione Italiana Agricoltura ed Antonio Da Porto per Confagricoltura, all’incontro cui hanno partecipato i consiglieri Leonardo Padrin e Barbara Degani (FI), Giovanni Gallo (DS), Franco Frigo (Margherita), il presidente della IV^ commissione regionale, Clodovaldo Ruffato, e l’assessore provinciale all’agricoltura, Luciano Salvò – Ci auguriamo che nel redigere la nuova legge sulla Bonifica, la costante attività delle aziende agricole per la salvaguardia dei suoli e delle acque, fino ad oggi a carico dei singoli agricoltori, venga riconosciuta economicamente e che sia anche riconfermata la funzione dei Consorzi di Bonifica, come enti più idonei a gestire la regimentazione delle acque”.

In attesa di discutere in Regione i termini della nuova normativa, i consiglieri presenti all’incontro hanno confermato la disponibilità nel raccogliere le istanze del settore primario, come testimoniano le parole di Clodovaldo Ruffato: “La legge 3 del 1976 sulla Bonifica era una legge buona, ma dopo trent’anni e alla luce delle enormi trasformazioni del territorio, deve essere ripensata. Non appena arriverà la proposta, già in bozza in questi giorni, cercheremo di fare una legge sulla traccia delle vostre proposte”.