Car Design
Una sfida che è veramente mondiale. Lo dimostra l'internazionalità dei partecipanti della precedente edizione. Quella del 2009, infatti, è stata vinta da un giovane dello Sri Lanka, Kaushaliya Buddika Bandara.
Il concorso, che è nato e si svolge a Trieste, ha due illustri "padrini": l'Associazione Amatori Veicoli Storici presieduta da Vittorio Klun e la Facoltà di Architettura dell'Università di Trieste con il preside, professor Giovanni Fraziano. Vale a dire il più importante cenacolo italiano di chi ha fatto dell'automobile la passione di una vita e un gruppo di lavoro universitario fortemente orientato al design.
Due i temi individuati per il concorso 2010: city car e dream car.
Il bando del concorso è scaricabile al sito www.concorsocardesign.it
I lavori dovranno pervenire entro il 1 marzo 2010.
Ad esaminarli sarà una giuria tecnica composta da esperti del ramo tra cui l'ingegner Leonardo Fioravanti cui si debbono alcune delle più belle Ferrari carrozzate da Pininfarina, l'ingegner Lorenzo Ramaciotti, responsabile Style di Fiat Automobiles, l'ingegner Enrico Fumia, e l'ingegner Costanzo Rinaudo del Centro Europeo di Modellismo Industriale, che produrrà il modello in scala del progetto vincitore.
Ai tecnici si aggiungeranno i rappresentanti degli enti promotori e il presidente dell'AISA, Associazione Italiana della Storia dell'Automobile, ingegner Lorenzo Boscarelli.
Il 27 marzo, al Museo Revoltella, al convegno "Le automobili disegnate a matita", in cui verranno premiati i lavori vincitori, è prevista la presenza di alcuni membri della presidenza della FIVA, Fédération Internationale Véhicules Anciens.
Le idee più interessanti saranno anche oggetto di una mostra che si terrà al Museo Revoltella, a Trieste, dal 27 marzo 2010 al 2 maggio 2010.
E' evidente che il concorso non si limita ad essere un bell'esercizio di fantasia sulla mobilità del futuro prossimo. E' soprattutto una vetrina in cui giovani talenti, con idee fresche, si mettono in evidenza nei confronti del mondo del lavoro e già ci sono casi in cui, grazie al concorso triestino, ciò è già avvenuto.