Rotta del fiume Serchio: restano molti interrogativi
Ora la questione è come reagiranno gli argini del lago di fronte alla diminuzione di pressione dell’acqua, che attualmente copre l’area di bonifica: il lago di Massaciuccoli ed il nuovo “lago alluvionale” sono infatti divisi da un argine progettato per avere acqua da un lato solo, mentre da giorni è immerso a destra e a sinistra, così come l’argine in sinistra del canale Barra. Si deve quindi procedere con cautela, prendendo tutte le misure necessarie per lavorare in sicurezza e non danneggiare gli argini del lago che, imbevuti d’acqua, sono fragili come il cristallo.
Il timore, infatti, è di veder crollare le arginature; per questo, il Consorzio di bonifica Versilia-Massaciuccoli, impegnato nell’emergenza dalla vigilia di Natale, ha chiesto la consulenza dei geologi della Protezione Civile.
Dopo quelle messe subito a disposizione dal Consorzio di bonifica Delta Po Adige, l’ente consortile Area Grossetana ha inviato altre 2 idrovore mobili da 1300 litri al secondo ciascuna, confermando la capacità di “fare rete” da parte del mondo della Bonifica.