2013, agricoltura, quale futuro?
Partendo dal fatto che la sfida “perenne” della PAC è quella di dover costantemente giustificare la sua stessa esistenza e che ormai da tempo gli addetti ai lavori si stanno chiedendo a quanto ammonteranno le risorse di bilancio per l’agricoltura europea dopo il 2013, si può facilmente comprendere quanto siano attuali le tematiche trattate. L’UE, attraverso le continue riforme della Politica Agricola Comune (PAC) succedutesi nel corso degli anni, ha inteso rendere l’agricoltura europea sempre più competitiva in uno scenario internazionale in continua evoluzione. Infatti fin dall’inizio degli Anni ‘90, è stato introdotto un cambiamento radicale sia degli obbiettivi generali della PAC che dei suoi strumenti attuativi. Il raggiungimento di un più elevato livello di benessere per gli agricoltori e i consumatori europei ha rappresentato il principale obbiettivo da conseguire, in un contesto di un mercato aperto dove gli imprenditori dovevano sapersi confrontare con una concorrenza sempre più forte. Anche la ricerca di un reddito adeguato e stabile per gli agricoltori ha sempre rappresentato un obbiettivo fondamentale della politica agricola europea.
Oggi, grazie alle riforme intervenute negli Anni Duemila, la PAC, oltre a non perdere mai di vista quegli obbiettivi strategici, intende rafforzare ulteriormente il ruolo del consumatore, che deve trovare prodotti idonei a prezzi convenienti, come pure del cittadino-contribuente che, in cambio del sostegno finanziario alla politica agricola europea, vuole poter ottenere alimenti sicuri dal punto di vista igienico-sanitario oltre che di qualità. Anche il mantenimento degli ecosistemi naturali, dell’ambiente agricolo, forestale e più in generale del territorio rurale, ovvero del cosiddetto modello di agricoltura multifunzionale, rappresentano sempre di più gli assi portanti della “nuova” PAC. La revisione dello stato di salute della politica agricola europea, meglio nota come Health Check, ha aggiunto un ulteriore tassello a questo disegno.
E’ su queste tematiche che si sviluppa con concretezza il Quaderno n. 11 di Europe Direct Veneto, lo sportello europeo di Veneto Agricoltura. La pubblicazione può essere richiesta gratuitamente a Europe Direct Veneto-Veneto Agricoltura (tel. 049/8293716; e-mail: europedirect@venetoagricoltura.org).
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