Consiglio Veneto: emendamento blocca nuovi inceneritori
29/01/2010
Il Consiglio regionale ha approvato con 28 voti favorevoli, 9 contrari e 4 astenuti un emendamento alla legge finanziaria 2010 che stabilisce che non possano essere approvati progetti di impianti di smaltimento o recupero di rifiuti speciali, pericolosi e non, né concesse autorizzazioni all’esercizio di nuovi impianti, prima che entri in vigore il Piano Regionale per la Gestione dei rifiuti speciali. Eventuali inceneritori o termovalorizzatori potranno essere realizzati solo in presenza di una deliberazione del Consiglio provinciale competente, previo parere dell’Osservatorio Rifiuti dell’ARPAV. L’emendamento, primo firmatario Pietrangelo Pettenò di Rifondazione Comunista, è stato sottoscritto da una ventina di consiglieri di tutti gli schieramenti, compresi gli assessori Maria Luisa Coppola e Renzo Marangon. Contrario, invece, l’assessore Giancarlo Conta soprattutto perché - ha detto - in questo modo tutti gli impianti vengono bloccati a tempo indeterminato. Contrario anche Nereo Laroni (NPSI-PDL) che ha paventato gravi conseguenze sull’economia dal blocco di questi impianti.
Tale decisione blocca quindi i due progettati inceneritori di rifiuti speciali nel Trevigiano, a Silea e a Mogliano, contro i quali si sono mobilitati Comitati e le dieci amministrazioni comunali interessate i cui rappresentanti erano presenti con un sit–in nei pressi di palazzo Ferro-Fini. Analogamente viene bloccato anche il progettato impianto di smaltimento di rifiuti industriali di Pincara in Polesine.
L’emendamento approvato stanzia, inoltre, 10 mila euro “per compiere studi e analisi dei fabbisogni e della qualità dei rifiuti prodotti e per la definizione dei criteri in base ai quali individuare le aree idonee ad accogliere impianti di smaltimento”.