Made in Italy: prima prova Tac su mozzarelle, 1/3 no latte
Il risultato delle analisi conferma i dati statistici sulle importazioni dai quali si evidenzia che la metà delle mozzarelle vendute in Italia sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere. La rivoluzionaria macchina della verità fa definitivamente chiarezza e aiuta finalmente a scoprire se i formaggi presenti sugli scaffali sono realmente prodotti da latte fresco. In Italia - ha sottolineato Marini – nell’ultimo anno sono arrivati ben 2,2 miliardi di chili di latte confezionato e in cisterne tra cui 1,3 miliardi di litri di latte sterile, 86 milioni di chili di cagliate e 130 milioni di chili di polvere di latte di cui circa 15 milioni di chili di caseina utilizzati in latticini e formaggi, all'insaputa dei consumatori e a danno degli allevatori. Dietro queste cifre - ha precisato il presidente della Coldiretti - si nasconde l'inganno con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta e la metà delle mozzarelle non a denominazione di origine sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere all'insaputa dei consumatori, perché sulle etichette non è sempre obbligatorio indicare la provenienza e non è stato ancora adeguatamente regolamentato l'impiego di polveri di caseina e caseinati nella produzione di formaggi.
Un inganno che - secondo l’analisi della Coldiretti - sta mettendo a rischio 43mila stalle italiane, quasi 200mila occupati e oltre 22 miliardi di euro di valore generato dalla filiera nel settore lattiero caseario, che rappresenta la voce più importante dell'agroalimentare italiano e che vanta anche 36 formaggi a tipici a Denominazione d’origine. Per salvare il settore è necessario intensificare i controlli anche con le nuove tecnologie a disposizione, ma servono pure - ha sostenuto Marini - misure di intervento strutturali per la trasparenza come quelle previste dal Decreto, in corso di verifica in sede Ue, che prevede l'obbligo di indicare la provenienza di latte e derivati in etichetta e il divieto di utilizzare polveri e caseinati in sostituzione del latte per la produzione dei formaggi.
Il formaggio si fa con il latte e non con sostituti che ingannano i consumatori e danneggiano gli allevatori italiani ai quali il latte alla stalla - rileva la Coldiretti - viene pagato su valori di dieci anni fa in media 0,33 euro al litro mentre sugli scaffali arriva a 1,35 con un ricarico di oltre il 300 per cento dalla stalla allo scaffale.
La nuova tecnologia è dunque uno strumento concreto per difendere gli allevatori ed i consumatori dall’acquisto di prodotti scadenti spesso spacciati come italiani, ma anche un supporto tecnologico al progetto della Coldiretti per “Una filiera agricola tutta italiana” che ha l’obiettivo di portare sul mercato prodotti al 100% italiani firmati dagli stessi agricoltori. Stiamo reagendo - ha concluso Marini - a quelli che rappresentano i due furti ai quali è sottoposta giornalmente l'agricoltura che subisce da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come Italiano, e dall'altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli a causa di uno strapotere contrattuale da parte dei nuovi forti della filiera agroalimentare. Tra gli obiettivi della Coldiretti ci sono:
Rendere obbligatoria l'indicazione in etichetta dell'origine territoriale del latte a lunga conservazione e di quello impiegato per le produzioni casearie.
Rendere obbligatoria l'indicazione nell'etichetta dei formaggi, come le mozzarelle e i latticini, delle sostanze diverse dal latte quali le cagliate prelavorate utilizzate come ingredienti nonché la loro origine territoriale.
Vietare l'uso di caseine, caseinati e proteine concentrate del latte nella fabbricazione dei formaggi.
Intensificare i controlli con il supporto delle nuove tecnologie.
Rendere pubblici i dati relativi alle ditte di destinazione delle importazioni di latte dall'estero attraverso internet.
Creare le condizioni affinché si utilizzino prodotti locali da parte delle mense scolastiche, degli ospedali e, in generale, della ristorazione collettiva pubblica.
Distinguere sugli scaffali della grande distribuzione i prodotti veramente italiani da quelli ottenuti da materie prime importate.
LA TAC DELLA MOZZARELLA
· Il primo sistema di analisi che consente di rilevare se una mozzarella vaccina è stata realmente prodotta con latte fresco.
· Permette di identificare le mozzarelle ottenute utilizzando cagliate congelate o cagliate refrigerate vecchie, anziché latte fresco.
· La metodica si basa sulla evidenziazione di un “marcatore” che si trova nelle mozzarelle non prodotte con solo latte fresco.
· L'analisi è stata messa a punto dalla Coldiretti e dall’Aia con la collaborazione dalla facoltà di Agraria della Università di Bari.
· La metodica analitica messa a punto potrebbe essere utilizzata anche per prodotti diversi dalle mozzarelle, sempre nel settore lattiero caseario
IL MERCATO ITALIANO DEL LATTE IN CIFRE
Numero vacche 1.839.000
Numero aziende di produzione latte 43.861
Produzione totale di latte 111.054.000 quintali
Formaggi tipici a Denominazione d’origine 36
Caseifici e centrali del latte 1.516
Cooperative 637
Centri di raccolta 82
Occupati totali 178.800
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
CONSUMI NAZIONALI PROCAPITE DI LATTE E CASEARI (KG)
Latte fresco 20 kg
Latte UHT 26 kg
Yogurt 8,7 kg
Burro 2,2 kg
Formaggi 24 kg
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
Asterisco Informazioni
di Fabrizio Stelluto
P.I. 02954650277
- e-mail:
- info@asterisconet.it
redazione@asterisconet.it - telefono:
- +39 041 5952 495
+39 041 5952 438 - fax:
- +39 041 5959 224
- uffici:
- via Elsa Morante 5/6
30020 Marcon (Ve)
Cartina
Questo sito è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell'art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: "Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione".
La pubblicazione degli scritti è subordinata all'insidacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al sito, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.
-
Direttore:
Fabrizio Stelluto -
Caporedattore
Cristina De Rossi -
Webmaster
Eros Zabeo -
Sede:
via Elsa Morante, 5/6
30020 Marcon
Venezia - Informativa cookies