Mentre si sono ormai abbondantemente superati i cinquecento milioni di euro in danni all’ agricoltura a causa della siccità si affianca il pericolo di fortunali drammatici (come quelli, che hanno colpito ampie zone del Veneto con ulteriori gravissime conseguenze per la pregiata produzione vitivinicola), all’inizio di una settimana determinante per le scelte che dovranno essere attuate dal Governo, l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni ribadisce che è improcrastinabile l’avvio del Piano irriguo nazionale, unica prospettiva, immediatamente cantierabile, per dare una risposta di prospettiva al gravissimo problema della crisi idrica che, oltre ai danni all’economia e all’ambiente, sta generando conseguenze sulla qualità della vita di oggi ed ancor più del futuro.

“Per queste ragioni- afferma Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I.- il sistema dei Consorzi di bonifica ed irrigazione è determinato nel chiedere, al Governo ed al al Ministro Paolo De Castro, un’azione ancor più forte, tesa ad eliminare errori, incrostazioni e rendite che frenano lo sviluppo del Paese: nel presente è certamente un grande svantaggio competitivo per tutti i comparti produttivi ed in particolare per le imprese agricole che, leva portentosa di sviluppo e traino del made in Italy, vengono, invece, ricacciate in una cultura di politica agricola che fatica a sganciarsi da logiche che, anziché guardare al futuro dotandosi di strumenti competitivi come l’acqua in giusta qualità e quantità, preferiscono gridare solo alla calamità.

ll Piano irriguo nazionale è uno strumento in grado di promuovere nuove logiche di politica economica grazie ad azioni finalizzate al risparmio dell’acqua, alla riduzione del caro energetico tramite la produzione idroelettrica, alla realizzazione di invasi per trattenere l’acqua piovana rimpinguando le falde freatiche, fronteggiando la risalita del cuneo salino lungo le foci dei fiumi e rendendo poi la risorsa idrica disponibile quando serve.

Azioni, quindi- conclude Gargano- dalle quali non potrà che trarre vantaggio l’economia ed il cittadino consumatore, in quanto in grado di migliorare la qualità della vita e dell’ambiente.”