Aiuti agli agricoltori per far fronte alla crisi
Dalle statistiche e dai dati aggiornati forniti dalle autorità italiane sono emersi gli effetti prodotti dalla crisi sull’economia reale italiana e l’impatto avuto dalla recessione economica sul settore dell’agricoltura. Queste misure di sostegno sono state autorizzate dalla Commissione, che è tenuta a far rispettare le norme del Trattato sugli aiuti di Stato, per far fronte agli effetti negativi della crisi. Il quadro di riferimento è temporaneo, e permette la possibilità di concedere aiuti di importo limitato ai produttori agricoli primari.
Le condizioni per la concessione degli aiuti sono precise. Il regime di aiuti italiano è accessibile agli agricoltori operanti in tutti i comparti della produzione agricola primaria, purché le condizioni di difficoltà non sussistessero prima di luglio 2008, ossia prima dell’inizio della crisi. Inoltre, è limitato nel tempo (fino al 31 dicembre 2010) ed è complementare alle altre misure anticrisi realizzate dall’Italia e già approvate dalla Commissione.
L’aiuto è stato considerato dalle autorità europee necessario, proporzionale e appropriato a porre rimedio ad un grave turbamento dell’economia italiana e, più specificatamente, del settore dell’agricoltura. Questa valutazione lo rende compatibile con le regole del Trattato europeo, e quindi ammissibile.