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Parlamento europeo: no a rete Swift su dati bancari UE-USA

17/02/2010
Il Parlamento europeo ha rifiutato di approvare l'accordo provvisorio sul trasferimento dei dati bancari agli Stati Uniti attraverso la rete SWIFT, che secondo l'assemblea di Strasburgo non rispetta i principi delle norme europee sulla privacy, e inoltre non è né proporzionale, né reciproco. In pratica, l'accordo consentiva alle autorità americane di chiedere, per motivi di sicurezza e lotta al terrorismo, i dati relativi ai proprietari dei conti bancari alla rete SWIFT, che gestisce i trasferimenti bancari oltreoceano.

Il testo, firmato tra gli USA e i 27 Stati dell'UE, non potrà entrare in vigore, i quanto l'accordo del Parlamento è necessario. I deputati propongono di negoziare un nuovo accordo con gli americani. I deputati, con 378 voti favorevoli, 196 contrari e 31 astensioni, ribadiscono che qualsiasi nuovo accordo deve essere conforme ai requisiti del Trattato di Lisbona, e in particolare alla Carta dei diritti fondamentali.

Per continuare a condividere i dati finanziari ai fini della lotta al terrorismo, l'UE e gli Stati Uniti si basano su un accordo di mutua assistenza giudiziaria che permette lo scambio di dati a livello nazionale. Senza accordo a livello UE, insomma, gli USA devono negoziare con ogni singolo Paese europeo. Ma la Commissione europea ha subito annunciato che nelle prossime settimane, adotterà delle linee guida per un accordo a lungo termine, come richiesto dal Parlamento europeo stesso, in modo da garantire il massimo rispetto della privacy e la protezione dei dati.

La preoccupazione del Parlamento riguarda i diritti dei cittadini dell'Unione europea in materia di protezione dei dati personali, che dovrebbero essere raccolti solo ai fini della lotta al terrorismo: una questione di giusto equilibrio tra le misure di sicurezza e la tutela delle libertà civili. Anche i ricorsi contro il trattamento illecito dei dati si devono fare secondo le norme UE.

La Commissione europea rispetta la decisione del Parlamento europeo di bocciare l'accordo interinale, ma teme che non siano più disponibili delle informazioni estremamente preziose nella lotta contro il terrorismo. Il Commissario per gli Affari interni Cecilia Malmström ha affermato: "Rimango convinta che il programma rafforzi la sicurezza dei nostri cittadini: spetterebbe alla Commissione assicurare che un eventuale futuro accordo contenga tutte le debite salvaguardie per la vita privata dei cittadini dell'UE e la protezione dei dati. Spero in un accordo con le autorità degli Stati Uniti in tempi brevi, che contempli salvaguardie molto ambiziose sul fronte della vita privata e della protezione dei dati".

Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea, ha aggiunto: "Il Parlamento europeo si è pronunciato, e la Commissione deve rispettare la posizione. Le relazioni tra UE e USA sono determinanti per la libertà e la sicurezza dei nostri cittadini. Per questo intendiamo collaborare con i nostri partner statunitensi affinché il nuovo accordo SWIFT possa ottenere alla fine il consenso del Parlamento. Mi riprometto di ottenere rapidi progressi in vista di questo accordo sulla protezione dei dati".

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