Lambro: preoccupazione per le nostre campagne
Il disastro che ha colpito proprio il territorio delle nostre tre province -Monza, Milano e Lodi - è senza precedenti ed ha immediatamente visto l’intervento dei presidenti delle tre Province e dei prefetti dei capoluoghi, che hanno coinvolto la Protezione Civile, il presidente della Regione Formigoni e l’Autorità di Bacino del Fiume Po.
“Confagricoltura - dice Vigo - sta valutando la situazione per individuare eventuali danni diretti ed immediati al territorio; ma ciò che più ci preoccupa è il rischio che i danni di un tale disastro possano essere pagati a lungo dagli agricoltori”.
Attualmente le zone più colpite sembrano essere quelle più distanti dal luogo dello sversamento, vale a dire le campagne del sud Milano e del lodigiano, dove il Lambro si immette nel Po.
“Ciò che più ci preoccupa - prosegue il presidente di Confagricoltura Milano - è l’eventualità che la marea nera possa avere inquinato, oltre alla falda acquifera, anche le diramazioni idriche e la rete, fittissima, di canali e rogge che derivano acqua dal Lambro e che sono utilizzati per l’irrigazione delle campagne del sud di Milano e del lodigiano. Sono oltre 20 i Comuni agricoli potenzialmente interessati dal problema”.
A partire da ieri sono state emesse ordinanze dei Sindaci e dei Prefetti di divieto a prelevare acqua.
“Il problema - dice Vigo - ora non preoccupa, perché in campagna attualmente non si utilizza l’acqua, ma non dimentichiamo che tra poche settimane si comincerà a seminare e la richiesta di acqua sarà fortissima, ad esempio per il riso. Chiederemo alle Prefetture di intervenire per far si che l’annata agraria non sia compromessa, se necessario procedendo a bonificare gli alvei e i manufatti contaminati dalla marea nera”.
“Non esiteremo infine - conclude Vigo - a fare un bilancio dei danni. E a chiederne conto a chi ne risulterà responsabile”.