E’ l’avamposto più a nord del mondo sul fronte delle ricerche climatiche italiane, il luogo più adatto a rilevare una serie di dati su temperature e clima. Al Polo Nord, nell’arcipelago delle Isole Svalbard e precisamente in quella di Spitzbergen vicina a Ny Alesund, è stata issata una stazione di rilevazione alta quasi 35 metri interamente made in Italy che ha dato il via al progetto “Climate Change Tower Integrtated Project” per studiare gli scambi di radiazioni termiche fra la terra e l’atmosfera ed acquisire una migliore comprensione dei numerosi processi che coinvolgono l'aria, la neve, il ghiaccio, il suolo, lo strato di terreno ghiacciato permanente (o permafrost), la vegetazione.

Nell’ambito di tale progetto è prevista nella primavera 2010 una campagna di misurazioni che coinvolgerà diversi gruppi di lavoro coordinati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con la partecipazione di numerosi enti di ricerca nazionali e internazionali.

ARPAV parteciperà con un tecnico “specialista della neve”, Mauro Valt, nel gruppo “Spectral Reflectance of the Snow Surface”, che già da diversi anni coinvolge il Servizio Centro Valanghe di Arabba e l’Istituto di Inquinamento Atmosferico del CNR.

Tra i compiti del gruppo quello di dare un contributo all’analisi dei cambiamenti climatici monitorando le proprietà di riflettanza delle superfici nevose, influenzate dalle numerose sostanze presenti nell’atmosfera polare provenienti da varie aree del pianeta e che, a causa della circolazione atmosferica, si accumulano al Polo depositandosi nella neve e nel terreno.

Si cercherà insomma di stabilire se l’alto potere che ha la neve di riflettere le radiazioni solari sia indebolito da queste “impurità”, favorendo così l’assorbimento di una parte delle radiazioni a scapito di un aumento della temperatura artica.