Norme europee su rendicontazione: le micro imprese esentate
Uno studio realizzato dalla Commissione europea ha stimato in 1.558 euro il costo medio per ogni impresa degli obblighi previsti dalle direttive europee sulla rendicontazione. Di questi consti, la maggior parte (circa 1.200 euro) sono di tipo amministrativo e burocratico, come ad esempio la raccolta di dati a puri fini legali, senza un reale bisogno commerciale. Se tutti i 27 Paesi dell'Unione europea adottassero quest'esenzione, il risparmio stimato per il sistema di imprese europeo sarebbe di oltre 6 miliardi e 300 milioni di euro. L'Italia, il Paese che ha il maggior numero di microimprese in Europa sarebbe il principale beneficiario di questa misura.
Oltre sette milioni di imprese in Europa sono tenute a rispettare le regole europee sulla rendicontazione. Il 75% di queste, ovvero circa cinque milioni e mezzo, sono microimprese, come ad esempio negozi di fiori o panettieri. Il loro giro d'affari è del tutto locale, o al massimo regionale, con nessun'attività oltre frontiera, nemmeno negli Stati UE. La nuova proposta permette ai singoli Paesi di semplificare le norme amministrative, e ridurre il carico burocratico per le imprese più piccole, riducendo gli obblighi di rendicontazione, con effetti positivi per la loro competitività e il potenziale di crescita.
La loro dimensione locale non incide sulle dinamiche del mercato interno, né sulla libera concorrenza, e quindi le norme europee in questo campo possono essere eliminate per questo tipo di imprese. L'esenzione si applicherà alle imprese con un fatturato inferiore ai 500.000 euro annuali, un giro d'affari di meno di un milione di euro e con meno di dieci dipendenti. Spetta a ogni paese decidere se applicare quest'esenzione alle microimprese, tenendo conto delle specificità del tessuto imprenditoriale nazionale. Questo non significa l'esenzione totale da ogni tipo di rendicontazione: dev'essere salvaguardato un livello minimo di informazioni sull'andamento finanziario dell'impresa. Nella risoluzione approvata con 445 voti a favore su 662, il Parlamento di Strasburgo ha anche richiesto di rivedere le norme sulla forma d'impresa.
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