Nuove norme sulla registrazione delle sostanze chimiche
Il regolamento REACH è entrato in vigore nel 2007 ed ha costituito un'importante messa a punto delle norme precedenti sulle sostanze chimiche, che comportavano lentezze e scarsa efficienza. Le disposizioni di REACH in materia di registrazione e autorizzazione sono entrate in vigore nel 2008.
Tocca a fabbricanti e importatori informare su come gestiscono il rischio delle sostanze chimiche, per poter continuare la loro produzione e la commercializzazione. Si ritiene che siano interessate circa 9.000 sostanze. Fine novembre è la scadenza prevista da REACH per effettuare la registrazione delle sostanze chimiche ad elevato volume di produzione e delle sostanze ad alto rischio. Un sistema di scambio di informazione tra i produttori agevolerà il compito, in particolare alle PMI, e ridurrà la necessità, ad esempio di test sugli animali.
Un gruppo di contatto sui problemi delle imprese è stato creato in vista della scadenza del 30 novembre, per risolvere gli eventuali problemi pratici. Del gruppo fanno parte le autorità pubbliche ma anche i rappresentanti dell'industria e delle PMI.
Si è anche raggiunto un accordo per la definizione dei criteri per l'identificazione delle sostanze persistenti, bioaccumulanti e tossiche ovvero persistenti ed bioaccumulanti. Da più di un anno si era in attesa di disporre di tali criteri, che rendono obbligatoria la registrazione soltanto due anni dopo l'entrata in vigore dei criteri concordati.
Un altro aspetto è quello delle sostanze estremamente problematiche e rischiose nella lista figurano attualmente 29 sostanze, ma entro il 2012 dovrebbero diventare 106, in accordo con le autorità nazionali. Una volta inserita una sostanza nell'elenco, scatta l'obbligo per il fabbricante di fornire informazioni sulla sostanza, ad esempio sui prodotti che la contengono. Tali informazioni devono riguardare l'intera filiera della fornitura, dal fabbricante al consumatore finale. Un'autorizzazione specifica è comunque sempre prevista per produrre o vendere queste sostanze.
"REACH è un esempio lampante dell'equilibrio che si persegue tra i tre pilastri dello sviluppo sostenibile: competitività, aspetti sociali e aspetti ambientali. REACH assicura un livello elevato di protezione della salute umana e dell'ambiente svolgendo nel contempo un ruolo importante poiché incoraggia l'innovazione, promuove la competitività e meglio consente alle imprese di rispondere alle esigenze di fondo dei consumatori” hanno ribadito Tajani e Potočnik in una dichiarazione comune, ribadita anche dal capo dell'Agenzia Geert Dancet.